Inter Benevento 2-0, gol e highlights: Skriniar e Ranocchia, due testate alla crisi

Serie A

Con le reti dei due difensori centrali Skriniar e Ranocchia, i nerazzurri piegano il Benevento solo nella ripresa e riconquistano, anche se momentaneamente, il 3° posto in classifica. La squadra di De Zerbi chiede un calcio di rigore per un fallo su Cataldi al 62': il Var però conferma la prima indicazione dell'arbitro

SPALLETTI DOPO LA GARA: "TESTA INTASATA, MA QUANTO CUORE"

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INTER-BENEVENTO 2-0

66' Skriniar, 69' Ranocchia

TABELLINO:

Inter (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Ranocchia, Skriniar, D'Ambrosio; Vecino, Gagliardini; Candreva, Rafinha (65' Karamoh), Perisic (81' Brozovic); Eder.
Benevento (4-3-3) : Puggioni; Sagna, Tosca, Djimsiti, Letizia; Viola, Sandro (66' Del Pinto), Djuricic (46' Cataldi); Brignola, Coda (85' Diabate), Guilherme.

Ammoniti: Candreva (I), Ranocchia (I), Viola (B), Del Pinto (B)

Espulso Viola (B) all'81'

L'Inter ci mette la testa. Dopo un primo tempo negativo, senza un tiro verso lo specchio della porta avversaria, due gol di Skriniar e Ranocchia decidono la sfida contro il Benevento nella ripresa e riportano i nerazzurri al momentaneo terzo posto in classifica. Dopo la sconfitta contro il Genoa, l'importante per la squadra di Spalletti era il risultato, soprattutto per ritrovare quella fiducia smarrita nell'ultimo periodo e che rischiava di abbattere ancor di più il morale. Dopo larghi tratti di superiorità nel gioco del Benevento, i fischi del pubblico di San Siro (soprattutto a fine primo tempo), i due gol in tre minuti dei due difensori centrali hanno sciolto quell’aria di tensione che si era creata allo stadio e che si è trasformata al 90' in qualche timido applauso. La squadra di De Zerbi non raccoglie quanto messo in campo soprattutto nella prima parte di gara, ma che fa ben sperare per una salvezza che sembra ancora molto difficile, ma nei valori espressi non impossibile. Per raggiungerla però, occorrerà avere maggior concentrazione in area di rigore: coni gol di Skriniar e Ranocchia, sono 12 i gol subiti sugli sviluppi di un calcio piazzato. Troppi.

Le scelte

Rispetto alle ultime apparizioni, Luciano Spalletti recupera Miranda, Perisic e Icardi. L’unico a giocare dal 1’ è il croato, che ha superato l’infortunio alla spalla. Per il resto, in vista del durissimo ciclo che vedrà i nerazzurri impegnati nel derby contro il Milan, e nelle sfide contro Napoli e Sampdoria, l’allenatore decide di non rischiare dall’inizio il difensore brasiliano e l’argentino. Al loro posto confermati Ranocchia ed Eder. Sulla destra, in attacco, riecco Candreva: Karamoh è in panchina. Un’altra sorpresa c’è: Rafinha dal 1’ e Borja Valero, reduce da un periodo non proprio brillante, in panchina. Per l’ex Barcellona, finora importante dai secondi tempi, è la prima partita da titolare. Reduce dall’importantissima vittoria per 3-2 sul Crotone, avversario diretto per la salvezza, il Benevento va a San Siro a giocarsela a viso aperto. De Zerbi schiera un 4-2-3-1 con il centravanti di ‘peso’ Coda davanti, i trequartisti Brignola a destra, Djuricic a sinistra e Guilherme al centro. Un’altra importante novità in difesa è la prima da titolare per Bacary Sagna. L’ex City gioca a destra; a sinistra c’è Letizia. In mezzo Tosca e Djimsiti.
 

Benevento compatto, San Siro fischia

Il momento della squadra è negativo, il pubblico dell’Inter risponde compatto come a inizio campionato: gli spettatori sono 47157. La tensione si fa sentire: dopo sei secondi, i nerazzurri sbagliano anche sul fischio d'inizio regalando la palla all'avversario. Un segnale che conferma la poca tranquillità della squadra di Spalletti. Anche a San Siro, il Benevento mostra tutta la sua solidità e il calcio posizionale di De Zerbi. Non c’è un pressing alto: Sandro e compagni aspettano l’Inter con distanze tra i reparti minime, e quando sono in fase di possesso fanno valere tutta la loro qualità. I nerazzurri, nonostante la presenza di Rafinha, mostrano l’ormai nota carenza di idee che a fine primo tempo sarà tutta in un dato: zero tiri nello specchio della porta. In una gara casalinga dell’Inter non accadeva dalla sfida contro la Juventus del settembre 2016. Era la squadra di De Boer, che poi vinse 2-1. L’unico tiro nerazzurro, non verso lo specchio della porta, arriva al 17’ con Perisic, su assist di Cancelo. Il colpo di testa del croato finisce fuori. Il Benevento ci prova in contropiede sull’asse della qualità di Brignola e Guilherme. L’occasione migliore arriva da Coda al 28’: Handanovic però respinge in tuffo. A fine primo tempo, il pubblico di San Siro fischia.
 

L’Inter la sblocca con i difensori

La fatica dei nerazzurri si fa sentire anche nella ripresa. Il Benevento è compatto come a inizio gara, l’Inter prova a risalire con maggiore continuità: al 54’ ci prova Vecino da fuori, il suo tiro è una telefonata per Puggioni che blocca centralmente. Al 62’ il Benevento chiede un calcio di rigore per fallo di Ranocchia in area su Cataldi. Sembra penalty. Il silent check del Var però conferma la prima impressione dell'arbitro e Pairetto fa proseguire. Spalletti fa riscaldare Brozovic, Icardi e Karamoh. Il primo a entrare è il giovane francese che prende il posto di Rafinha al 65’. Candreva passa a fare il trequartista, mossa più volte preventivata nelle interviste proprio dall’allenatore dell’Inter. Passa un minuto e Skriniar la sblocca di testa. Sugli sviluppi di un corner. Tre minuti dopo Ranocchia la chiude, ancora di testa. Per lo slovacco è il quarto gol in questo campionato, per il capitano (c'è Icardi in panchina) una bella iniezione di fiducia. Specie dopo l’autorete a Genova della scorsa settimana. Il Benevento si spegne, l’Inter prende fiducia. All'81' espulso Viola per doppia ammonizione. La partita finisce così, i nerazzurri superano la quota "40" salendo a 51 punti, in vista delle gare di Roma e Lazio possono guardare con più fiducia al futuro. Contro Milan, Napoli e Sampdoria servirà ben altro.