Scudetto al Napoli, il patto di Reina con la città: poi saluterà e andrà al Milan

Serie A

A fine anno il portiere saluterà e andrà al Milan. Ma prima c'è da pensare al presente: Reina vuole regalarsi e regalare a Napoli il sogno tricolore. E' il leader dello spogliatoio e garante del "Patto" fatto dai senatori. Il cambio di maglia non lo distrarrà da questa sua ultima sfida

Sarà pure consuetudine consolidata da altre parti, per mentalità o differente cultura sportiva, eppure è successo anche da noi. Un giocatore, leader di uno spogliatoio, condottiero di un'intera città, che "firma" per un'altra squadra a campionato in corso, con la lotta al titolo aperta. Pepe Reina è una sorta di fumetto, disegnato, designato e destinato ad essere un Supereroe, titolo da legttimare attraverso una grande impresa, complicatasi nell'ultimo periodo, ma per questo più stimolante e il cui esito positivo avrebbe i connotati, appunto, da Supereroi. E' una promessa, una sfida contro se stesso, un patto con lo spogliatoio che il suo carisma rappresenta, con Sarri e con Napoli. Vincere lo Scudetto per coronare questa fantastica storia giunta all'epilogo.

Prossima stagione al Milan

Il flirt con il Milan, concretizzatosi negli ultimi giorni, era un'ipotesi latente ma esistente da qualche tempo. Reina non è andato al PSG, accettando la sfida per questo suo ultimo obiettivo, e in mancanza di trattative per un eventuale rinnovo ha pensato al suo futuro. Pepe è un ragazzo che ad agosto compirà 36 anni, va incontro a uno degli ultimi contratti della sua carriera di giocatore, legittimo per lui pensare a se stesso, legittimato dai regolamenti a parlare con altri club. Come detto, non ci si è abituati, per qualche tifoso potrebbe essere sbagliata la tempistica, ma, appunto, i regolamenti lo permettono, il Milan e il giocatore avevano bisogno di accorciare i tempi e pensare che non lo si fosse saputo sarebbe stato utopico.

Pepe garante del "Patto"

Ma qui Reina, che non parla da un po', ci ha messo comunque la faccia. Giocare l'ultima parte di stagione con il rischio che qualcuno possa puntare il dito contro ad un eventuale errore non lo scalfisce. Perché la professionalità è garantita dalla personalità di un giocatore che si è fatto carico di molte pressioni che hanno circondato la squadra, incudine da una parte e martello dall'altra, quando è stato necessario suonare la carica. E' stato tra i portavoce di quel famoso patto fatto nello spogliatoio di un Napoli che ci crede. Reina sarà l'esempio da seguire: pensare al presente prima del futuro, per chiudere con un sigillo indelebile una storia che (parentesi Bayern a parte) è durata quattro anni intensissimi.