Bologna, Fenucci: "A fine anno faremo delle valutazioni"

Serie A
Claudio Fenucci, ad Bologna, con il presidente Saputo (Getty)
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L’ad: "Anche nell'ultima uscita i dati dimostrano che la squadra si è impegnata e ha corso, ma forse ha corso troppo dietro all'Atalanta. Il nostro obiettivo primo, è di mantenere la categoria e poi quello di fare sempre meglio. Abbiamo una rosa con valori"

Anti vigilia della sfida che si giocherà domenica sera tra Lazio-Bologna, a due giorni dalla partita i calciatori rossoblù - anche oggi - sono scesi in campo sui prati del centro sportivo di Casteldebole per proseguire la preparazione in vista della difficile trasferta in cui i ragazzi di Roberto Donadoni dovranno invertire il trend non negativo delle ultime settimane. Come si legge sul sito ufficiale della stessa società emiliana, la squadra si è ritrovata in campo in mattinata sotto gli occhi chi Donadoni e del suo staff tecnico per svolgere una seduta a base di tattica, che si è conclusa con una partitella in cui sono stati provati anche in movimenti tattici da riproporre poi in campo domenica a Roma. Per quanto riguarda i calciatori infortunati, buone notizie per l’allenatore sono arrivate da De Maio, che è rientrato in gruppo dopo aver smaltito l’influenza che lo aveva costretto a fermarsi nelle scorse ore. Chi non si è invece visto nemmeno oggi è Andrea Poli che al pari di Riccardo Orsolini ha sostenuto una sessione di lavoro differenziata. Infine, Angelo Da Costa ha svolto in parte allenamento differenziato e in parte terapie come il portiere sta facendo da alcune settimane.

Nel tardo pomeriggio poi anche l’amministratore delegato Claudio Fenucci ha parlato della prossima sfida ma anche del futuro dell’attuale allenatore rossoblù: "Andiamo a Roma con la convinzione di fare una buona prestazione. Anche nell'ultima uscita i dati dimostrano che la squadra si è impegnata e ha corso, ma forse ha corso troppo dietro all'Atalanta. Il nostro obiettivo primo, come lo è per 13 squadre su 20, è di mantenere la categoria e poi quello di fare sempre meglio. Non confondiamo l'essere in linea con i piani, con l'essere contenti; una sconfitta produce sempre sofferenza. Nelle ultime 10 giornate abbiamo il dovere di fare bene per riavvicinare la parte di pubblico scontento, anche se la percezione sull'umore della gente è filtrata dai media e contrasta con la realtà. Perché quando i giocatori vanno alle cene dei club rossoblù respirano l'amore e l'affetto dei tifosi. Si può e si deve fare meglio, ma sul come farlo devono ragionarci tecnici e giocatori. Abbiamo una rosa con valori e caratteristiche tecniche, chi gioca lo decide il mister come in ogni rapporto normale tra tesserati. Non per non prendermi responsabilità, ma nella mia lunga esperienza ho imparato il rispetto dei ruoli. Noi dirigenti scegliamo gli uomini e poi a fine anno facciamo le nostre valutazioni".