Caressa: "Juve e Milan ripartite dalla difesa. Gattuso? L'unico che non pensa al rinnovo"

Serie A

Fabio Caressa

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Verso il big match tra Juventus e Milan l'analisi di come Allegri e Gattuso hanno rivitalizzato le due squadre. La Juve ha riconquistato il primo posto, il Milan lotta per un piazzamento Champions. Ed entrambe sono partite dalla riorganizzazione difensiva

LE PROBABILI FORMAZIONI DI JUVENTUS-MILAN

Molto spesso, in passato, Juventus-Milan è stata sfida degli attacchi, tuttavia, in questa stagione il primato della Juventus passa dalla solidità difensiva ritrovata dopo la sfida contro la Samp. Lo stesso dicasi per un Milan che, dalla difesa, con Gattuso, ha ricostruito credibilità, identità fino ad arrivare a quei risultati che lo hanno riportato come legittimo pretendente per un posto in Champions League.

I cambiamenti di Allegri e Gattuso

Per ritrovare la compattezza dalla 14^ giornata la Juventus ha dovuto giocare in maniera differente. Infatti la squadra non è così propositiva come nella scorsa stagione, ha dovuto mettere in campo una squadra più attenta dunque meno propositiva e tesa a offendere di meno. Il numero di tiri medio della Juve nello stesso periodo è molto calato. Il gioco di Gattuso è un gioco completo, basato su una fase difensiva attenta, ma penso che la prima regola di Rino sia quella di avere squadra con "gamba". E' molto importante per lui che la squadra sia prnta fisicamente a riproporsi, perché poi la qualità associata all'atletismo permette di fare ciò che vuole Gattuso ovvero essere aggressivi sui portatori di palla e ripartire in velocità. E il Milan non è una squadra solo difensiva. Le cose non sono andate bene quando Gattuso ha provato a cambiare perché Bonucci-Romagnoli sono efficaci. Ha cambiato con l'Arsenal e ha pagato. 

I duelli difensivi e il voto alle difese
 

1- Calabria-De Sciglio. Scelgo De Sciglio: perché al momento ha avuto più continuità rispetto a Calabria ma Calabria sta facendo un grandissimo campionato. Poi dipende dalle condizioni fisiche ma in questo momento De Sciglio che mi è piaciuto abbastanza anche in Nazionale, anche se è mancata un po' di sfrontatezza.

2- Barzagli-Bonucci. Scelgo Bonucci: credo che habbia ritrovato il doppio ruolo. Ha ripreso coraggio nelle giocate e contro la Juventus avrà ancora una piccola ferita.

3- Benatia-Romagnoli. Scelgo Benatia: Romagnoli sta facendo un ottimo campionato ma prendo Benatia perché è dominante fisicamente e non sono tanto sorpreso quando è stato bene fisicamente. Il suo modo di giocare è molto "italiano".

4- Asamoah-Rodriguez. Scelgo Asamoah: secondo me è uno dei più sottovalutati del campionato. Se lo prenderà l'Inter farà un grandissimo acquisto, soprattutto se supera i problemi fisici che ha avuto ultimamente. Può giocare in tre ruoli.

Alla difesa della Juventus do voto 10, mentre a quella del Milan do 8,5.

Il rinnovo di Gattuso

Secondo me è l'ultimo che pensa al rinnovo. Non credo che spenda neanche un secondo del suo tempo a pensare a questo. E' un campionato ancora indecifrabile per il Milan, devono arrivare a "dama" ovvero a una posizione di Champions League. Non è quello l'obiettivo del Milan, l'obiettivo è un altro e se si raggiunge ce n'è per tutti. Sposta moltissimo per gli equilibri del Milan e il Milan può riuscirci. Le due partite fondamentali sono queste: Juve e Inter. Non devi perdere, se perdi con la Juve devi assolutamente vincere con l'Inter

Il ricordo: il gol "fantasma" di Muntari

Come ricordo scelgo il gol di Muntari che ha contribuito a cambiare le regole del gioco. Sono arrivati prima gli arbitri di porta, che ha voluto Collina e che sono stati la prima risposta per ridurre gli errori. poi dopo il Mondiale c'è stata la goal line technology. I primi cambiamenti dopo quella che considero la più clamorosa svista degli ultimi due decenni. Perché è una svista, è talmente clamorosa che può essere classificata solo così. Bastava la goal line technology in quel momento, nemmeno il VAR. E' stata una svista talmente clamorosa che sono cambiate le regole. Tuttavia quella era una Juve già molto forte che giocava un calcio brillante e che poi ha vinto.