Udinese, Oddo: "Questa è una squadra che non ci sta con la testa"

Serie A
Massimo Oddo, Udinese (Getty)
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L'analisi l'allenatore bianconero nel post partita: "Dopo nove sconfitte non si può dire nulla. Siamo tutti dalla parte del torto, è un momento così e paghiamo troppo dal punto di vista mentale. I calciatori hanno paura di tutto, l’unica medicina sarebbe è un risultato positivo, invece così c’è sempre più caos"

Il gol di Ceppitelli all’84’ condanna l’Udinese di Massimo Oddo alla nona sconfitta consecutiva. La squadra bianconera non riesce a risollevarsi nonostante l’iniziale vantaggio segnato da Lasagna. Il pareggio di Pavoletti e la rete nel finale hanno condannato i friulani a restare fermi a quota 33 in classifica - ancora in lotta per la salvezza. I rossoblù si avvicinano così in classifica, l’Udinese continua nel suo momento negativo che dopo la sfida l’allenatore bianconero (confermato dalla società nonostante la serie negativa) ha commentato così ai microfoni di Sky Sport: "La classifica mi preoccupava già prima, i calciatori non so. Dopo nove sconfitte non si può dire nulla. Siamo tutti dalla parte del torto, è un momento così e paghiamo troppo dal punto di vista mentale. Questa squadra ha grandissime difficoltà e un allenatore prova a spronare tutti sostenendoli o sgridandoli. Vedo una reazione in allenamento poi in partita dimostrano di essere profondamente impauriti. Se quando vai in vantaggio poi perdi così vuol dire che non ci stai con la testa. Proverò a raddrizzare il tiro, non so, ci lavoreremo. Io penso che questa squadra non abbia qualità di palleggio ma giocatori fisici".

"Senza risultati positivi il caos aumenta"

"Quello che ci portava risultati all’inizio è quello che abbiamo provato a mettere in campo oggi. Il problema grosso è mentale, quando la partita si mette bene dovresti sfruttare di più le tue caratteristiche, la fisicità, e invece si fa fatica anche lì. Sono convinto che sia un problema di testa, la squadra ha paura. Ha paura di tutto. Come fare? Il problema l’ho capito 5-6 domeniche fa, le sto provando tutte… bastone e carota, incitamento e supporto. Questo è l’aspetto più difficile dell’allenare, l’unica medicina è un risultato positivo, anche un punto oggi avrebbe potuto interrompere tutto, muovendo la classifica e tenendo lontano il Cagliari. Invece si va avanti così e nella testa dei calciatori c’è sempre più caos, senza dubbio. La medicina sarebbe un buon risultato, facendo quello che si sa fare e mantenendo poi la lucidità di portare avanti la gara. Sapevo che avremmo preso il secondo gol in quella situazione, il gol lo prendi se giochi e ti disponi così. Pensiamo partita per partita, vediamo cosa succede domani con le altre concorrenti per la salvezza. Una vittoria col Crotone vorrebbe dire tutto o quasi, altrimenti servirebbero altri punti. Se questa squadra stesse bene mentalmente potrebbe vincere con chiunque, ma così è difficile interrompere questa striscia".