Serie A, solo 13 gol nella 32^ giornata: mai così pochi dall'ottobre del 2010

Serie A

I 13 gol messi a segno nell’ultimo turno di campionato sono un record negativo per la stagione in corso. In rete soltanto la Juve tra le prime dieci in classifica. Mai così pochi centri dall’ottobre del 2010, e mai così tanti 0-0 dall’ottobre del 2011. Ma il primato storico rimane targato 1968 e 1979, quando vennero messe a segno appena 6 reti in tutta la giornata

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QUANTO PESERÀ JUVE-NAPOLI?

Tante emozioni, pochi gol. Appena 13, in tutta una trentaduesima giornata di Serie A che ha visto chiudersi ben cinque partite sullo 0-0. Non che in campo le squadre non ci abbiano provato. Marusic che sfiora il palo o il momento di trance agonistica di Dzeko nel finale del derby - per non parlare del miracolo di Donnarumma su Milik - sono occasioni messe lì apposta a testimoniare che, alla vittoria, ci hanno creduto in molti, eppure senza grande successo. Perché la stagione ormai sta volgendo al termine, e tempo per rimediare agli errori ce n’è sempre di meno. Freno a mano tirato quindi, chi più chi meno, con il record negativo per una Serie A tornata a venti squadre (dal 2004-05 in poi) eguagliato. 13, come il sogno del Totocalcio di un tempo, e come i gol che vennero segnati nella 9^  giornata del 2010/11. Da quel giorno, in quel campionato poi vinto dal Milan - l’ultimo prima dell’egemonia Juve - non c’era mai stato un weekend così povero di emozioni sotto porta, di urla dei tifosi e di esultanze.

Serie A 17-18: si segna di meno

Lazio-Roma? X, e senza gol. Milan-Napoli? X, e senza gol. Deludenti i due big match della giornata. Esattamente come anche l’Inter e - eccezion fatta per il tris della Juve sulla Samp - nessuna delle prime dieci in classifica ha segnato. Non per la corsa alla Champions, non per quella all’Europa League. Soltanto in basso sono arrivati i gol, laddove te li aspetteresti di meno con la salvezza in palio a pochi turni dal termine. L’altro record di giornata, inevitabile visti i risultati maturati, sono gli 0-0: cinque in totale, e mai così tanti dalla 7^ della stagione 2011-12. Eppure, le poche reti sono un dato perfettamente in linea con la stagione in corso, perché dopo 32 turni di campionato i gol messi a segno in Italia sono stati 845, in netto calo con gli 898 dello scorso anno. Meglio, ma non di tantissimo, rispetto agli 811 di due anni fa e agli 820 di tre anni fa. Considerando invece le stagioni indietro di quattro anni (850 gol) e cinque anni (854), i dati si livellano.

Serie A 17-18: si segna di meno che in Europa

Meno gol, e meno spettacolo, con questo turno capace di battere anche il primato negativo della 19^ giornata della stagione in corso. Quel weekend poco prima di capodanno furono 18 i gol messi a segno, ma mai così pochi come per i due record storici “segnati” nella 27^ giornata della stagione 1968-69 e nella prima del 1979-80, quando vennero messe a referto la miseria di 6 reti nelle otto partite disputate. Un weekend disastroso sotto porta, ai tempi come nel recentissimo passato, che riflette la statistica storica dei vecchi campionati, ma che riflette anche un confronto negativo con le altre top 5 nazioni europee. Perché in Italia si segna di meno, lo dicono i numeri, eccezion fatta per il rapporto con una Bundes che ha però iscritte soltanto 18 squadre, con un inevitabile calo nella statistica. In Serie A la media gol delle venti formazioni è di 42.3 reti, e con il 13.7 di percentuale realizzativa. Fanno però meglio tutti gli altri, la Premier con 45.4 reti di media a squadra, la Liga col 42.7 e anche la Ligue 1 col 43.9, e tutte con percentuali realizzative più alte. L’unico dato in controtendenza è quello sui singoli, con Ciro Immobile - a secco anche lui nel derby dell’Olimpico - a lottare per la Scarpa d’Oro insieme ai grandi bomber europei. L’attaccante della Lazio è infatti a quota 27 reti, capocannoniere del campionato e terzo a pari merito con Lewandowski, a -2 da Messi e a -3 dal leader Salah. E un giocatore del campionato italiano a vincere il trofeo individuale dei marcatori europei non capita dal back-to-back Toni-Totti nel 2005-06 e nel 2006-07.