Inter, Spalletti: "Siamo dove volevamo essere. Ora serve cuore, non si può più rimandare nulla"

Serie A
Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter
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L'allenatore nerazzurro alla vigilia della sfida col Chievo: "Ogni problema va risolto ora, bisogna mettere in campo cuore e sentimento. Punti per l'Europa? Troppe variabili, ogni partita è quella decisiva". Sul centrocampo di Verona: "Gagliardini può tornare entro fine stagione, Rafinha e Vecino sono pronti a giocare"

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Il 4-0 al Cagliari non deve essere solo un caso: l'Inter ha l'obbligo di continuare a vincere. Questa, per i nerazzurri, è la strada per arrivare alla qualificazione in Champions League, da conquistare nella corsa con Roma e Lazio. A Verona, contro il Chievo, vietato sbagliare per la squadra di Luciano Spalletti: "Sappiamo bene quelli che sono i nostri numeri in trasferta - ha esordito - così come i nostri pregi e difetti. In questo momento dobbiamo buttare il cuore oltre l’ostacolo: non si può rimandare nulla, bisogna risolvere subito ogni problema senza impiegarci troppo tempo. Serve mettere in mostra le qualità utili a raggiungere risultati importanti ed essere completi. Non è solo la giocata o il gol a fare la differenza, ma soprattutto il carattere e il sentimento". Su Gagliardini: "Possibile rivederlo in campo anche prima dell'ultima partita, ma comunque in molti possono sostituirlo della nostra rosa. Il centrocampo con il Chievo? Rafinha finora è stato gestito e ha fatto tutto nelle ultime settimane. Non ha problemi, così come Vecino, che sta bene e può giocare dall'inizio. Come all'andata dovremo cambiare formazione, ma comunque siamo a posto e non ci fasciamo la testa".

"Adesso serve fare qualcosa in più"

Sul confronto con Roma e Lazio, poi: "Non so cosa abbiamo in più, so per certo cosa abbiamo in meno: un punto. La nostra qualità in più è che siamo l'Inter, cosa che ci può dare una mano. Così come loro si chiamano Lazio e Roma". Momento in cui è vietato sbagliare per raggiungere la Champions: "Abbiamo giocato una buona partita con il Cagliari, ora non dobbiamo gestire o aspettare. Penso che ci sia la possibilità di rifare un'ottima gara, ma dobbiamo fare quella corsa in più che ci permette di arrivare prima. Questo cuore completerà ciò che ci è mancato quest'anno in qualche occasione". Tornando al campo, una battuta su Karamoh: "La squadra è pronta a fare tutto, anche giocare con lui e Rafinha insieme. Sappiamo cosa possiamo realizzare e far tornare i conti. Sorpreso dalla personalità di Brozovic? Marcelo ha personalità, si prende la responsabilità di rischiare delle giocate che ci vogliono in alcuni momenti. In altri momenti non ha avuto la forza caratteriale di sostenere questa sua qualità. Ora ha trovato quell'equilibrio che ci può dare un grande contributo".

"Siamo dove volevamo essere. Posto basi per il futuro"

Equilibrio che l'Inter poteva raggiungere prima in questa stagione: "Non abbiamo sempre sbagliato, in generale penso che tutto il percorso sia andato abbastanza bene. Siamo dove volevamo essere dall'inizio, ovvero avere la possibilità di lottare fino in fondo per la Champions League. Quanti punti servono per l'Europa? Diventa difficile, ci sono ancora insidie che non sono valutabili a bocce ferme. Sembra banale, ma serve concentrarsi su ogni partita. La partita più importante per noi è sempre quella di domani". Sui miglioramenti della squadra in questa stagione rispetto alla scorsa: "Lavoriamo sempre per migliorare, la società ha fatto scelte per portare punti in più in classifica. Chi è qui ha sempre lavorato seriamente e con professionalità, e questo vuol dire molto. La dirigenza ci è stata sempre vicina, abbiamo messo basi importanti per il futuro: nella prossima estate le scelte saranno più facili da fare". Una battuta finale su Miranda: "Ha ancora un anno di contratto, a scadenza noi non abbiamo nessuno. È fortissimo, è il centrale della nazionale brasiliana: questo spiega tutto su chi sia".