In Serie A si deve ancora decidere tutto

Serie A

Federico Aquè

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La corsa alle coppe europee e la lotta salvezza rimangono aperte a qualunque scenario: quali sono le squadre che hanno più possibilità di guadagnare punti sulle dirette avversarie nella prossima giornata?

JUVENTUS-NAPOLI: LA DIRETTA LIVE

Lotta Champions League

Roma (64 punti)

Momento di forma: 4/5

Difficoltà partita: 3/5 (vs SPAL, fuori casa)

La Roma ha vinto solo una delle ultime 4 partite di campionato, ma il trionfo contro il Barcellona ha ovviamente segnato un punto di svolta per la sua stagione. Dopo la storica rimonta sui catalani, la squadra di Eusebio Di Francesco ha pareggiato il derby, schierandosi in campo con lo stesso 3-4-3 che aveva portato al successo sul Barça, e poi ha battuto (con fatica) il Genoa, stavolta tornando al 4-3-3 con cui ha giocato per gran parte della stagione.

Contro i rossoblù, Di Francesco ha fatto riposare il centrocampo titolare. Per la sfida con la SPAL, invece, non è stato convocato Kolarov, decisivo con la sua abilità sui calci piazzati (contro il Genoa ha praticamente fatto registrare due assist, calcolando che anche l’autogol di Zukanovic è nato da un suo cross), e in conferenza stampa Di Francesco ha annunciato che al suo posto giocherà uno tra Jonathan Silva o Luca Pellegrini, e per entrambi sarebbe l’esordio con la maglia della Roma. La costruzione dei giallorossi, sbilanciata dal lato di Kolarov per le sue qualità palla al piede, potrebbe quindi spostarsi con maggiore frequenza sulla fascia destra, dove però Florenzi ha dimostrato di non essere sempre lucido nelle sue scelte.

Un girone fa era stato Dzeko a sbloccare la partita, vinta 3-1 dalla Roma.

La semifinale d’andata contro il Liverpool assorbe attenzioni e chiaramente incide sulle scelte di Di Francesco, che comunque ha sempre alternato i suoi giocatori durante l’anno. La vicinanza con la partita di Liverpool non è però l’unico ostacolo da superare: la SPAL non perde da 8 giornate (2 vittorie e 6 pareggi consecutivi) e ha dimostrato contro la Juventus, bloccata sullo 0-0, di avere nelle sue corde prestazioni difensive eccezionali anche contro le migliori squadre del campionato (e una delle debolezze della squadra di Di Francesco è proprio quella di trasformare le occasioni in gol). In metà delle ultime 8 partite ha mantenuto la porta inviolata: la Roma dovrà insomma mostrare la sua migliore versione possibile se vuole avvicinarsi con un successo a una delle partite più importanti della sua storia.

Lazio (64 punti)

Momento di forma: 4/5

Difficoltà partita: 2/5 (vs Sampdoria, in casa)

Non ci fosse stato il blackout che ha portato a subire 3 gol dal Salisburgo in 4 minuti e 6 secondi, la stagione della Lazio, comunque al di sopra di ogni più rosea aspettativa, sarebbe praticamente perfetta. I biancocelesti hanno comunque reagito bene all’eliminazione dall’Europa League pareggiando il derby e battendo la Fiorentina in rimonta, in una partita stranissima giocata dieci contro dieci fin dai primi minuti che ha mostrato quanto sia vasto il potenziale offensivo a disposizione di Simone Inzaghi.

La Lazio ha già stabilito il proprio record di gol segnati in una stagione, 113, e con i 4 gol segnati alla Fiorentina è tornata ad avere il miglior attacco del campionato. Mancherà per squalifica Luis Alberto, autore di due gol e di un assist contro i viola, ma anche Felipe Anderson, che dovrebbe sostituirlo come spalla di Immobile, attraversa un buon momento di forma, certificato dal bel gol segnato a Firenze. Il modo con cui la Lazio occupa gli spazi (soprattutto l’ampiezza sarà fondamentale contro il rombo a centrocampo della Samp) e la varietà delle sue soluzioni offensive sembrano poter mettere a nudo le fragilità della Samp, che soprattutto in trasferta tende a disunirsi e a concedere sconfitte molto pesanti.

Inter (63 punti)

Momento di forma: 3/5

Difficoltà partita: 2/5 (vs Chievo, fuori casa)

L’Inter è tornata alla vittoria, e a segnare molti gol, dopo tre giornate senza reti in cui aveva pareggiato due volte e subito una sconfitta contro il Torino. Il 4-0 al Cagliari ha esaltato i giocatori più importanti nel nuovo equilibrio trovato da Spalletti, che ha provato ad aggiungere qualità a una squadra che anche nei periodi più difficili non aveva perso la sua solidità difensiva: Brozovic, abbassato come regista dal tecnico toscano, e João Cancelo, costante riferimento offensivo a destra (entrambi hanno segnato un gol ai sardi).

Con quello al Cagliari, Icardi ha battuto il suo record personale, segnando per la prima volta 25 gol in campionato.

Hanno completato il tabellino i trascinatori della stagione interista, Perisic e Icardi, protagonisti anche nel 5-0 dell’andata rifilato al Chievo (il croato, in particolare, aveva segnato una tripletta). L’infortunio di Gagliardini, comunque, costringe Spalletti a modificare gli equilibri a centrocampo: probabilmente giocherà Borja Valero, subentrato al compagno infortunato contro il Cagliari. Con Rafinha e Brozovic formerebbe un trio molto tecnico che permetterebbe all’Inter di dominare il centro del campo.

Anche il Chievo comunque è cambiato rispetto a un girone fa, rinunciando al rombo a centrocampo e difendendo con due linee orizzontali in un 4-4-2 molto più ortodosso. Contro la SPAL, Maran ha anche sperimentato la difesa a 3, che negli anni passati aveva utilizzato solamente contro un avversario considerato tecnicamente e fisicamente troppo in alto come la Juventus. Il Chievo, comunque, è riuscito a raddrizzare la china: nelle ultime due partite non ha subito gol e fino all’89’ era in vantaggio per 1-0 a Napoli, prima di subire la rimonta nei minuti finali. Per l’Inter sarà più difficile vincere in maniera netta come nella gara d’andata.

Lotta Europa League

Milan (54 punti)

Momento di forma: 2/5

Difficoltà partita: 1/5 (vs Benevento, in casa)

È passato un girone da quando Gattuso è subentrato a Montella sulla panchina del Milan. L’esordio fu proprio a Benevento, in una delle partite più incredibili del campionato, finita 2-2 e decisa da un gol di testa all’ultimo secondo del portiere giallorosso, Alberto Brignoli. Tutte e due le squadre sono diverse rispetto a un girone fa, entrambe più mature e organizzate. Il Benevento, che proprio contro il Milan conquistò il primo punto del campionato dopo 14 sconfitte consecutive, ha assimilato in misura maggiore le idee ambiziose di De Zerbi, e nel frattempo ha vinto 4 partite.

I rossoneri sono stati protagonisti di una rincorsa che li ha quasi portati a rientrare nella lotta per la Champions League, ma nelle ultime settimane hanno rallentato. La priorità del Milan, quindi, è diventata difendere il sesto posto, e la sfida contro il Benevento arriva al momento giusto per interrompere il periodo di cinque giornate senza vittorie (alla sconfitta contro la Juventus sono seguiti quattro pareggi consecutivi).

Non ci sarà Calhanoglu, non convocato per un’infiammazione al tendine rotuleo. La contemporanea assenza di Romagnoli indebolisce la catena sinistra e, come da tradizione, torna a dare a quella destra grandi responsabilità nella costruzione della manovra. Suso dovrà essere più brillante rispetto alle ultime settimane per evitare di farsi sorprendere dal Benevento come un girone fa.

Atalanta (52 punti)

Momento di forma: 3/5

Difficoltà partita: 3/5 (vs. Torino, in casa)

Se si esclude il recupero contro la Samp, che come all’andata è stata schiacciata per lunghi tratti della partita dai nerazzurri, ma che ha saputo sfruttare cinicamente le occasioni create, l’Atalanta nel girone di ritorno ha perso solo contro Juventus e Napoli.

Da più di un mese, ormai, un infortunio sta privando Gasperini di Ilicic, il miglior giocatore della stagione atalantina, ma nelle ultime due giornate sta sbocciando al suo posto il talento di Musa Barrow, che ha esordito da titolare contro l’Inter destando buone impressioni e ha trovato il primo gol in carriera contro il Benevento (nella vittoria per 3-0 nell’ultima giornata). Il suo inserimento ha dato freschezza all’attacco, il reparto che più di ogni altro aveva bisogno di trovare nuove risorse, visto il rendimento deludente di Petagna e Cornelius.

La sfida contro il Toro mette di fronte due maestri della difesa a 3 ed è tra le più interessanti della giornata: i granata non perdono da cinque partite (3 vittorie e 2 pareggi) e, staccati di cinque punti dall’Atalanta, hanno forse l’ultima occasione per rientrare nella lotta per l’Europa League.

Sampdoria (51 punti)

Momento di forma: 2/5

Difficoltà partita: 4/5 (vs. Lazio, fuori casa)

La scivolata con cui Zápata ha mandato la palla all’angolino nei minuti di recupero contro il Bologna ha rianimato le ambizioni della Samp, nonostante il suo rendimento da ormai diverse settimane fatichi a raggiungere i livelli della prima parte del campionato.

Nelle ultime 7 partite i blucerchiati hanno messo insieme 7 punti, ma hanno vinto lo scontro diretto contro l’Atalanta, che comunque resta avanti di un punto. Sulla carta, hanno la partita più difficile della giornata: a Roma contro la Lazio non vincono dal 2005, e anche stavolta non sembrano esserci le condizioni ideali per interrompere la striscia negativa. Durante l’anno la Samp ha però dimostrato di saper andare oltre le aspettative in tutti i sensi, alternando vittorie insperate a sconfitte clamorose. Quando giocano i blucerchiati, insomma, nulla è scontato.

Fiorentina (51 punti)

Momento di forma: 4/5

Difficoltà partita: 2 / 5 (vs. Sassuolo, fuori casa)

Prima di perdere contro la Lazio, una partita troppo strana per essere presa come termometro dello stato di forma della squadra di Pioli, la Fiorentina era la squadra più in forma del campionato: in 7 giornate aveva messo in fila 6 vittorie consecutive e un pareggio, subendo oltretutto soltanto un gol. Pioli aveva ordinato la fase offensiva inserendo in pianta stabile Saponara e con una struttura tattica fluida era riuscito ad abbinare l’imprevedibilità a una fase difensiva solida.

Saponara è entrato dalla panchina contro la Lazio e, vista la squalifica di Pezzella, se dovesse rientrare tra i titolari contro il Sassuolo potrebbe indossare la fascia di capitano. Un gesto simbolicamente molto forte, considerato il suo rapporto con Davide Astori. Oltre a Pezzella, mancherà per squalifica anche Sportiello, che dovrebbe essere sostituito da Dragowski. Il giovane portiere polacco ha commesso diversi errori contro la Lazio, ma Pioli lo ha rassicurato in conferenza stampa: «Deve soltanto restare tranquillo e sono sicuro che farà una grande partita».

Il Sassuolo si è avvicinato alla salvezza con una striscia di imbattibilità di 7 partite, durante le quali ha accumulato 5 pareggi e 2 vittorie, e oltretutto ha mostrato dei miglioramenti dal punto di vista offensivo, trovando il gol in ognuna delle ultime sette sfide. Non è un dettaglio da poco, visto che i neroverdi continuano ad avere il peggior attacco del campionato (24 gol complessivi) e, insieme al Benevento, il peggior rendimento casalingo, avendo conquistato solo 13 punti in 16 partite.

Lotta salvezza

Cagliari (32 punti)

Momento di forma: 1/5

Difficoltà partita: 2 / 5 (vs. Bologna, in casa)

Il 4-0 subito dall’Inter ha consolidato un momento molto negativo per il Cagliari, che nelle ultime 5 giornate ha perso 4 volte, riuscendo a battere solo l’Udinese, la squadra più in difficoltà del campionato. Il turno, comunque, sembra favorevole: il Bologna è ormai da tempo in un limbo di classifica, lontano sia dalla zona retrocessione che dal decimo posto occupato dal Torino, dal quale è difficile ricavare obiettivi concreti, mentre le avversarie sono impegnate in scontri diretti (Udinese e Crotone) o partite molto complicate (SPAL e Chievo). I rossoblù devono assolutamente cogliere l’occasione per guadagnare punti sulle rivali, anche perché il calendario delle prossime settimane è piuttosto duro: i sardi affronteranno infatti Sampdoria, Roma, Fiorentina e Atalanta.

Chievo (31 punti)

Momento di forma: 2/5

Difficoltà partita: 5 / 5 (vs Inter, in casa)

Dalla gara d’andata contro l’Inter, il Chievo ha vinto appena 2 partite su 19 e ha conquistato meno punti del Benevento: soltanto 11. Da quando però Maran ha rinunciato all’iconico rombo a centrocampo per una disposizione in linea che occupasse in maniera più omogenea gli spazi, specie in fase difensiva, il Chievo è migliorato. Ha perso dopo essere stato in vantaggio contro il Milan e il Napoli, ha battuto la Sampdoria e ha pareggiato contro il Torino.

 

Sorrentino è stato decisivo con una grande parata per mantenere lo 0-0 contro la SPAL.

Dalla gara d’andata contro l’Inter, il Chievo ha vinto appena 2 partite su 19 e ha conquistato meno punti del Benevento: soltanto 11. Da quando però Maran ha rinunciato all’iconico rombo a centrocampo per una disposizione in linea che occupasse in maniera più omogenea gli spazi, specie in fase difensiva, il Chievo è migliorato. Ha perso dopo essere stato in vantaggio contro il Milan e il Napoli, ha battuto la Sampdoria e ha pareggiato contro il Torino. Nell’ultima giornata Maran ha comunque scelto il 3-5-2 per schierarsi a specchio con la SPAL, strappando il secondo 0-0 consecutivo. Il Chievo ha perso i vecchi riferimenti di gioco e nelle ultime settimane Maran sta mischiando le carte nella speranza di trovarne di nuovi. Non c’è molto tempo: il margine di tre punti sul Crotone potrebbe assottigliarsi o scomparire alla fine di questa giornata.

SPAL (29 punti)

Momento di forma: 4/5

Difficoltà partita: 4 / 5 (vs. Roma, in casa)

La striscia d’imbattibilità di 8 partite, anche se allungata da 6 pareggi, ha alimentato la fiducia della SPAL, che più di ogni altra cosa può contare su una fase difensiva salita di livello nelle ultime settimane. In questo periodo di 8 partite la squadra di Semplici ha subito infatti solo 5 gol, rendendo quasi inoffensiva anche la Juventus. La manovra, invece, resta ancora troppo sterile, e di certo non ha aiutato l’infortunio di Schiattarella, che Semplici aveva impostato come regista per rendere più imprevedibili gli attacchi. Il centrocampista ex Livorno è comunque entrato dalla panchina col Chievo e chissà che non possa riprendersi il suo posto da titolare contro la Roma. Dopo aver sistemato la difesa, la SPAL deve trovare un po’ di brillantezza offensiva per tenersi fuori dalla zona retrocessione.

Verona (25 punti)

Momento di forma: 1/5

Difficoltà partita: 4 / 5 (vs Genoa, fuori casa)

La vittoria nello scontro diretto contro il Cagliari tiene ancora vive le speranze di salvezza dell’Hellas, che nelle ultime 6 giornate ha sempre perso, con la sola eccezione del successo sui sardi, peraltro l’unica partita in cui ha segnato un gol (su rigore, con Romulo). Il Genoa è ormai lontano dalla zona retrocessione e con la sua solidità difensiva (solo 16 gol subiti nelle 23 partite giocate con Ballardini in panchina) potrebbe mettere ancora una volta in evidenza la sterilità offensiva della squadra di Pecchia. Anche per il Verona, comunque, si tratta di un’occasione da non sprecare per guadagnare punti sulle rivali e avvicinarsi alla SPAL prima dello scontro diretto della prossima giornata.

Udinese (33 punti) vs. Crotone (28 punti)

Momento di forma dell’Udinese: 1/5

Momento di forma del Crotone: 2/5

La partita più delicata nella lotta per la salvezza mette di fronte l’Udinese, che ha perso le ultime 10 partite ed è scivolata in una zona di classifica difficile da pronosticare dopo le prime giornate con Oddo in panchina, e il Crotone, che ha vinto solo una volta nelle ultime 6 partite, ma che arriva da un insperato pareggio contro la Juventus.

I calabresi sembrano più in forma, ma giocano in trasferta, e in tutto il campionato hanno messo insieme solo 8 punti lontano dallo Scida, e hanno bisogno di una vittoria più dell’Udinese, che con un successo si allontanerebbe in modo forse definitivo dalla zona retrocessione e comunque può contare su un calendario più favorevole (deve ancora affrontare il Benevento e il Verona e all’ultima giornata sfida un Bologna presumibilmente senza obiettivi). Nel girone d’andata proprio il 3-0 sul Crotone aveva dato il via a un filotto di cinque vittorie consecutive che sembrava poter far rientrare l’Udinese nella lotta per l’Europa League. Oddo ha bisogno di ritrovare almeno in parte quella brillantezza per uscire da un periodo nerissimo.