Marani: "L'ultima uscita mirata di Gigi. Attenzione a non macchiare carriera. Italia? Meritava altro addio"

Serie A

Matteo Marani

E’ stato una leggenda, ora è il momento di parlare al passato, almeno per quanto riguarda il nostro calcio. Buffon lascia con alle spalle 1050 partite ufficiali. Un consiglio per il prossimo futuro: “Attenzione a gestire bene il momento, mi sembra che la tentazione di continuare sia evidente"

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L'uomo dei record, della Juventus e della Nazionale. Con il club un addio (almeno al campo) condiviso, mentre con l'Italia qualcosa sembra essersi rotto. Buffon non ci sarà, infatt,i per la passerella finale contro l'Olanda. Intanto il portiere pensa al futuro...

Anche nell’addio alla porta della Juve per Buffon un’uscita mirata

L'addio al calcio giocato di un grande giocatore è il momento più difficile: Buffon esce in questo caso in maniera pianificata, condivisa e concordata con la Juventus. Molto significativa la presenza, oggi, al suo fianco di Andrea Agnelli. Non era successo con Del Piero, questa è una storia completamente diversa. Anche per un altro campione come Totti, fino all’ultimo momento ha vissuto dei contrasti con l’allenatore. Questa di Buffon mi è sembrata un’uscita mirata, coi tempi giusti, come gli è capitato in tutta la sua carriera.

Attenzione a non "macchiare" la carriera

 Buffon deve fare quello che si sente in questo momento, ha la libertà e la possibilità di farlo. In carriera ha fatto tutto quello che era possibile fare, nel migliore dei modi, compresi il modo scelto per uscire, nel modo migliore. Da come parla, sembra evidente la tentazione di continuare da qualche altra parte. Lui si sente molto bene: non dimentichiamoci che Zoff alla sua età vinceva il Mondiale, a 40 anni, gli stessi di Buffon. Quindi potrebbe essere che Gigi abbia voglia di fare un’esperienza all’estero, magari in un campionato meno stressante. La cosa in cui deve stare attento è di non “macchiare”, rovinare, stropicciare, un’immagine importante e una carriera straordinaria. Per questo dovrà essere molto bravo nel gestire il “dopo”, per i campioni è molto più difficile gestire questi momenti che quelli del “prima” e del campo.

Gigi avrebbe meritato l’ultima in azzurro 

Nel corso di questi mesi la Federazione e Buffon si erano parlati per cercare di “accompagnare” nel modo migliore Buffon, si era parlato anche con Di Biagio. Io penso che quello di cui si è parlato a marzo ha profondamente irritato Buffon- quella sorta di concessione e prolungamento della sua carriera- e lui si è molto risentito. Questo è abbastanza sorprendente, penso che dovesse partecipare all’ultima partita con l’Italia perché lo merita la sua storia. Ci sarebbe stata bene. E’ stata casa sua la Juventus, ma anche l’azzurro. Se lui si è sentito indesiderato in quel momento, è comunque un motivo troppo piccolo per rinunciare all’ultima gara con la Nazionale, quella del 4 giugno contro l’Olanda. Era una passerella che avrebbe meritato.

Chiellini, capitano e dirigente del futuro

Penso che Chiellini sia destinato a diventare, oggi in campo, ma anche domani come dirigente, un punto fermo della Juventus, questo per il percorso che sta facendo come aver preso la Laurea in Economia, un’ottima conoscenza dell’inglese, queste cose fanno di lui un perfetto futuro manager. Per questo penso che Chiellini, quando smetterà, sia destinato ad avere un incarico all’interno del club bianconero.