Sassuolo, Iachini: "Per me parlano il campo e i risultati"

Serie A
Giuseppe Iachini, Sassuolo (Getty)

Le parole dell’allenatore in conferenza stampa: "Sono un allenatore libero, faccio le mie scelte, io do il massimo. Contano i fatti e non le chiacchiere. Ringrazio il club per avermi dato questa opportunità e anche i tifosi che sono stati sempre gentili con me"

Dopo la bella vittoria di San Siro il Sassuolo vuole provare a chiudere nella maniera migliore il proprio campionato in casa contro la Roma. I neroverdi affrontano la squadra allenata dal grande ex Eusebio Di Francesco e la volontà è quella di provare a trovare altri tre punti contro un avversario prestigioso. Alla vigilia della sfida del Mapei Stadium l’allenatore Giuseppe Iachini ha anticipato così i temi del match contro i giallorossi in conferenza stampa: "Un peccato finire? Abbiamo fatto il nostro percorso di lavoro e di crescita, affrontiamo una squadra importante, ci teniamo a chiudere con un risultato positivo, cercheremo di dare continuità, anche se i ragazzi hanno dato tanto, vedremo tra oggi e domattina chi sarà arruolabile, anche se mi sarebbe piaciuto dar spazio a tutti, perché ognuno ha dato tanto, domani avrei fatto scendere in campo 27 giocatori, ma non si può, i ragazzi sanno comunque la stima e l'affetto che ho per loro. Quello che è stato fatto si è visto, sono arrivato in una situazione non facile, anche dal punto di vista psicologico. Siamo partiti con il 4-3-3, abbiamo avuto soddisfazioni, poi sono arrivati degli infortuni e siamo passati al 3-5-2 perché senza Lirola e Goldaniga sarebbe stato difficile proseguire nello stesso modo, abbiamo inserito Rogerio e Adjapong. Abbiamo una media punti di 1,4 a partita, più da Europa League che da salvezza, oltre a tutti i punti che abbiamo recuperato sulle altre squadre che poi abbiamo superato. Per me è stato un percorso ottimo".

E poi, sul futuro: "Sono un allenatore libero, faccio le mie scelte, io do il massimo e per me parlano il campo, i risultati e l'affetto ricevuto, contano i fatti e non le chiacchiere. La Juventus ha vinto 7 scudetti cambiando due allenatori e 5-6 moduli, ritengo che un allenatore competente debba saper cambiare e adattarsi ai giocatori che ha per raggiungere gli obiettivi. Ringrazio il Sassuolo per avermi dato questa opportunità e anche i tifosi che sono stati sempre gentili con me. Se è questa la posizione più giusta per Politano? Da quello che mi dicono no, ma io faccio il mio lavoro e ho cercato di fargli fare più gol possibili. Sia lui che Berardi hanno dato grande disponibilità e sono stati determinanti in questo finale di stagione, Politano è arrivato a 10 gol e non l'aveva mai fatto. Mi dispiace per Babacar e Matri che sono due prime punte, ma ho dovuto fare l'allenatore e fare il bene di tutti al di là del singolo, per rimettere in carreggiata la squadra. La Roma ha fatto un ottimo percorso, Eusebio ha fatto bene in campionato e in Champions, ha cambiato quando serviva, dando un'impronta diversa, passando dalla difesa a tre, la Roma ha trovato un ottimo allenatore e dovrà tenerselo ben stretto. Io ho spiegato le ragioni delle mie scelte e credo che i due ragazzi abbiano dimostrato di poter fare anche altri ruoli ed è una valorizzazione, io credo di aver fatto il meglio possibile per il bene del Sassuolo. Prendo le parole del Patron come una considerazione e una critica che ci possono stare, poi il campo parla".