Reina: "Sarri un padre, la Juve oggi è imbattibile. Milan? Voglio riportarlo in Champions"

Serie A
Pepe Reina (getty)
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L'ormai ex portiere azzurro elogia Sarri: "Giocare con lui è stato uno spettacolo, gliene sarò sempre grato. Mi dispiace dover andare via da Napoli. Milan? Mi voglio giocarmi il posto da titolare, poi chiuderò la mia carriera". Sulla Juve: "A livello societario imparagonabile alle altre"

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Pepe Reina ha ufficialmente dato addio al Napoli, il suo futuro parla rossonero. Il portiere spagnolo è stato uno degli artefici del successo degli azzurri, arrivati a insidiare da vicinissimo la Juventus e a un passo dallo Scudetto. “Siamo arrivati a fare 91 punti - ha raccontato in un’intervista al quotidiano AS - La Juve ne ha fatti di più e bisogna farle i complimenti. Credo nella buona fede degli arbitri, ma va anche detto che a livello societario la forza della Juventus è imparagonabile a quella delle altre squadre”. Con Sarri un grande amore: “Giocare con lui è stato spettacolo. È grazie a Sarri che il Napoli ha battuto ogni suo record in questi tre anni e che ha trovato un grandissimo gioco. Siamo persone simili, preferiamo dirci le cose in faccia, anche litigando se necessario. La nostra è stata una relazione padre-figlio: gli voglio bene e anche io gli sarò per sempre grato. I problemi con De Laurentiis? Ha un modo di gestire il club che rispetto, ma ci sono cose sulle quali non siamo d’accordo. Abbiamo due personalità forti e idee diverse. Andare via mi dispiace tanto”. Ora con Ancelotti il Napoli vuole puntare al bottino grosso: “Spero riescano a vincere, ma finché la Juve investirà come sta facendo sarà difficile strapparle il trono”.

"Al Milan per tornare in Champions. Mi giocherò titolarità"

Reina ha poi parlato della scelta di passare al Milan: “Ho deciso di lasciare il Napoli un anno fa. Il PSG mi fece un’offerta, ma la società la rifiutò: sarebbe stato facile, nell’estate dei ‘certificati medici’, cercare un modo per forzare la cessione, ma avevo fatto un patto-scudetto con i miei compagni e decisi di accettare la decisione del club. Il Milan è uno dei club più importanti al mondo, abbiamo il dovere di riportarlo in Champions: una sfida appassionante”. Sul dualismo con Donnarumma: "Non mi hanno fatto alcun discorso dal punto di vista personale. Sono felice di chiudere la mia carriera al Milan: il posto da titolare dovrò guadagnarmelo giorno dopo giorno, in ogni allenamento”. Una battuta a fine intervista anche sul Mondiale alle porte: “C’è l’entusiasmo di sempre in nazionale. Vogliamo continuare a portare in campo le idee del mister, che hanno dato ottimi risultati negli ultimi due anni. Arrivo in Russia con grande voglia, visto che probabilmente sarà l’ultimo e non so se dopo la Russia tornerò a vestire la maglia della Nazionale. Voglio salutarla con un grande risultato, dando il mio piccolo contributo per raggiungere l’obiettivo”, ha concluso.