Serie A, la favola di Magnani: l’esordiente che ha fermato Icardi: la Juve lo tiene sotto controllo

Serie A

Matteo D'Aquila

Poco più di un anno fa era svincolato dopo una stagione al Lumezzane, poi la chiamata del Siracusa e la svolta della carriera. Sei mesi in Sicilia, in Serie C, prima dell’esplosione al Perugia: acquistato in estate dalla Juventus, il difensore classe ’95 è stato ceduto al Sassuolo, club con il quale ha esordito in Serie A con una prestazione perfetta contro l’Inter. La favola di Giangiacomo Magnani, l’esordiente che ha fermato Mauro Icardi

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Se poco più di un anno fa qualcuno gli avesse raccontato una storia del genere, probabilmente Giangiacomo Magnani non ci avrebbe mai creduto. O forse sì, perché lui della tenacia ha fatto sempre il suo punto di forza. Faccia a faccia contro Mauro Icardi, non uno qualunque: a vincere è stato lui, il difensore sconosciuto all’esordio in Serie A. Una favola. Certo, è strano pensare che al termine della stagione 2016/17 il suo cartellino non apparteneva a nessuno. Dopo un’annata trascorsa con la maglia del Lumezzane e terminata con la retrocessione in Serie D, infatti, Magnani era rimasto svincolato. Poche certezze sul suo futuro, ma una voglia matta di dimostrare tutta la sua forza. Quella in campo, si sa, è ormai nota a tutti. E’ quella mentale che ha reso il difensore classe ’95 un calciatore diverso rispetto a tanti altri che si sono trovati nella sua stessa, difficile condizione. Un’attesa spasmodica, a tratti snervante, terminata nel luglio 2017: dall’altra parte del telefono Antonello Laneri, il direttore sportivo del Siracusa. Una nuova occasione, da cogliere a tutti i costi per far vedere a tutti di essere un giocatore vero. Appena sei mesi in Sicilia, il tempo per dimostrare che con la Serie C lui aveva davvero poco a che fare, grazie anche agli insegnamenti di Paolo Bianco – "un ottimo allenatore e una splendida persona" - decisivi per la crescita definitiva. A gennaio 2018, proprio nell’ultimo giorno della sessione invernale del calciomercato, la chiamata del Perugia, che lo ha preso in sinergia con la Juventus: altri sei mesi da protagonista assoluto in Serie B, con Breda prima e Nesta – proprio lui – poi ad affidargli le chiavi della difesa. Magnani ha risposto presente, imponendosi immediatamente con una personalità fuori dal comune. Pronto per il grande salto, con la chiamata della Juventus a rendere tutto speciale: prima parte di ritiro con i bianconeri, poi il passaggio al Sassuolo. Fiducia totale di De Zerbi, che lo ha schierato titolare sia all’esordio stagionale in Coppa Italia, sia alla prima in campionato. L’Inter l’avversaria di turno, Mauro Icardi lo sparring partner da affrontare. Da una parte lui, Magnani, dall’altra il campione argentino: come Davide contro Golia, a vincere è stato l’esordiente assoluto, autore di una partita perfetta. Una storia straordinaria. 

La forza della tenacia

La vita è cambiata diametralmente in poco più di un anno dunque per Magnani, che è stato in grado di aspettare in silenzio il suo momento, lavorando a più non posso per dimostrare di non essere uno dei tanti. "Il tempo dissolve il superfluo ma conserva l’essenziale", scrive il difensore rivelazione sul suo profilo Instagram. Ed è il tempo che da sempre è stato il suo migliore amico, così come la tenacia, l’elemento che ha permesso al difensore di imporsi agli occhi di tutti: "Supremo è il valore della tenacia – cita ancora Magnani -, chi fa della costanza la sua parola d’ordine taglierà tutti i traguardi. Il fallimento non le terrà mai testa". Riflessivo e dall’animo buono Giangiacomo, uno che quando è stato ceduto dal Siracusa al Perugia per 500 mila euro, facendo il primo grande salto dalla Serie C alla B, non ha pensato soltanto al proprio traguardo personale, ma al benessere dei compagni di squadra dell’epoca: "Sono contento, con la cifra incassata la società potrà proseguire in maniera tranquilla il resto della stagione – disse allora Magnani – e i miei compagni non avranno alcun problema da qui alla fine dell’anno". Un leader, sia in campo che nello spogliatoio, nonostante i 23 anni e nonostante le difficoltà incontrate in passato. Sempre con la battuta pronta, sempre pronto ad accettare lo scherzo, come quando a Siracusa, pochi giorni dopo il suo arrivo, i veterani lo 'battezzarono' con una secchiata d’acqua gelida in ritiro. Mai una parola fuori posto per Magnani, che ha sempre anteposto il benessere del gruppo a quello personale, mantenendo i piedi per terra anche quando chiunque avrebbe pensato di poter volare. E’ così che è arrivata la grande occasione, quella che gli ha permesso di farsi conoscere da tutti. E lui non ha sbagliato.

Gli occhi della Juventus su di lui

Nella sfida contro l’Inter il mondo del calcio ha potuto apprezzare le doti fisiche e tecniche di Magnani, ma ad accorgersi per prima delle potenzialità del difensore è stata la Juventus, che non ha esitato a prendere il giocatore, acquistandolo per 5 milioni di euro, dopo gli ultimi sei mesi senza alcuna sbavatura al Perugia. In bianconero, però, difficile imporsi, per questo la società ha deciso di far crescere il giocatore altrove, con la possibilità di affermarsi nella massima serie, mantenendone però il controllo: sguardo in prospettiva per la Juventus, che ha ceduto il classe ‘95 al Sassuolo inserendo nell’accordo il diritto di recompra. Il club neroverde, anche per via dei consigli del mentore Paolo Bianco, è stata individuato come la destinazione giusta: l’ambiente ideale per Magnani, originario di Correggio – in provincia di Reggio Emilia – e ad un passo da casa. Una scommessa importante quella dell’ad Carnevali, che ha messo a disposizione di Roberto De Zerbi un’incredibile prestanza fisica unita a grande senso della posizione. L’allenatore neroverde è subito rimasto stregato dalla predisposizione al sacrificio del giovane difensore, che ha scalato le gerarchie scendendo in campo all’esordio ufficiale della stagione in Coppa Italia. Poi il grande momento, quello atteso da una vita. Prima giornata di campionato, in campo contro l’Inter. Con il numero 23, Magnani in campo dal primo minuto. Contro di lui un mostro sacro, Icardi, completamente annullato. Una prestazione maiuscola, la prima di una lunga serie. Il calcio italiano può aver trovato un nuovo gioiello per la difesa. E pensare che poco più di un anno fa era rimasto svincolato dopo una stagione negativa in Serie C: Magnani ha avuto la sua rivincita fermando Icardi. E adesso non vuole fermarsi più. Come nelle favole…