Milan, dalla Juve in rossonero Higuain nuovo Inzaghi? Marani: "Può diventare come SuperPippo"

Serie A

Matteo Marani

Matteo Marani ha analizzato il momento del Milan in vista della sfida del San Paolo contro il Napoli. Sarà una gara speciale per Ancelotti ma anche per Higuain che potrebbe rappresentare quello che rappresentò Inzaghi nel suo passaggio dalla Juve in rossonero. Sarà anche la prima della nuova era targata Leonardo e Maldini

Napoli-Milan è certamente il big match della seconda giornata di campionato. La gara del San Paolo porta con sé temi e sfumature interessanti: per gli ex che saranno in campo, per l'importanza che riveste una sfida che potrà, nonostante arrivi a fine agosto, indirizzare la stagione dell'una e dell'altra squadra. Carlo Ancelotti, Gonzalo Higuain, Paolo Maldini, Leonardo restano i protagonisti della settimana che porterà a dire se, da una parte, il Napoli potrà ripetere le imprese già viste con Sarri, dall'altra se il Milan potrà ambire davvero a riconquistare un posto in Champions League. Se Ancelotti rappresenta la garanzia di successo per il Napoli, Gonzalo Higuain è l'uomo che potrà aiutare i rossoneri a ricostruire una mentalità vincente.

Dalla Juve al Milan, Higuain il nuovo Inzaghi?

Dopo l'addio alla Juve dovuto all'arrivo di Cristiano Ronaldo, Gonzalo Higuain riguadagna una centralità all'interno della squadra. Negli ultimi anni l'argentino (tra Real Madrid e Napoli) è stato sempre abituato a lottare per vincere il campionato ma in questa stagione vivrà un contesto totalmente differente. Higuain ha una grande fame di rivincita, vorrà riscattarsi rispetto a una scelta che gli ha messo davanti Cristiano Ronaldo ma resta il più grande centravanti di questo campionato. Il Milan ha fatto un grandissimo colpo anche per le motivazioni che lo stesso giocatore cercherà e troverà. Magari non vincerà il campionato ma potrà far fare al Milan il grande salto di qualità che i tifosi aspettano da troppo tempo. La vicenda Higuain ricorda molto quella di Pippo Inzaghi che, in qualche modo scaricato dalla Juve, proprio al Milan scrisse la pagina più importante della sua carriera. Gonzalo ha ancora lo spazio per lasciare il segno in questa grande rinascita che sta tentando il Milan attraverso il coinvolgimento di personaggi importanti come Leonardo e Paolo Maldini e che il club sta assaporando in maniera un po' più fondata rispetto a un anno fa.

Maldini a garanzia della serietà del progetto

E' l'uomo che garantisce per il Milan perché la sua più grande dote è la coerenza. Non è sceso a compromessi nonostante fosse già stato avvicinato dalla precedente società. In questo momento ha trovato la situazione giusta in cui il suo ruolo fosse riconosciuto, fosse messo in condizione di lavorare concretamente e fosse messo in condizione di condividere qualcosa da fare insieme. E queste sono ottime premesse. Se il club vuole tornare a vincere deve avere al suo interno persone che hanno vinto, perché vincere è una condizione mentale non è soltanto assemblare una squadra fatta di buoni giocatori. Una persona come Maldini sa cosa vuol dire vincere, sa come parlare alla squadra, sa come coinvolgere i campioni. Higuain ti fa fare il salto di qualità, ci sono tanti giovani interessanti, poi ogni processo di cambiamento porta con sé degli errori, ma Maldini ha giocato 902 partite con la maglia del Milan, è la storia del Milan, è la serietà del Milan, rimette il progetto al centro del villaggio, non si vedono più i lustrini ma le cose formali vere.

La partita degli ex: per Ancelotti sarà più speciale

Tornando alle cose di campo e alla partita Napoli-Milan, sicuramente tra i tanti ex Ancelotti è quello più rappresentativo. Per lui non potrà essere una partita come le altre, perché Ancelotti ha giocato cinque anni al Milan (vincendo 2 scudetti e 2 coppe dei campioni), perché ha trascorso otto anni da allenatore vincendo ogni cosa che c'era da vincere. Quindi per lui sarà una partita particolare. In senso generale, questi grandi ritorni (vedi Ancelotti e vedi Maldini) sembra stiano dando dei segnali importanti rispetto al fatto che il calcio italiano si stia risollevando come sottolineato anche da Patrick Kluivert che ha spiegato come sia contento che suo figlio Justin giochi alla Roma. Quanto al Napoli, Ancelotti saprà prendere il meglio da quello che ha fatto Sarri e portare nuove idee e poi dal punto di vista umano Ancelotti è uno che sa entrare negli ambienti, sa come gestire certe situazioni e questo può tranquillizzare i tifosi del Napoli sulla buona riuscita della squadra e del progetto.