Tra Pisa e Firenze, Simeone riabbraccia il suo primo amore e torna in Italia per il figlio Giò

Serie A
A sinistra Simeone a Pisa, a destra uno scatto "rubato" dagli spalti del Franchi (foto da Twitter)

Due stagioni da appena vent'enne e una città rimasta del cuore. Il "Cholo" Simeone torna in Italia per seguire Fiorentina-Chievo e il figlio Giò, non prima però della tappa dove la sua carriera "italiana" è iniziata. "Qui parte della mia storia, che bei ricordi!"

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A Pisa quel centrocampista pieno di grinta se lo ricordano molto bene, aveva appena vent’anni ma “garra”, corsa, pressing, cattiveria e incursioni erano le stesse che lo hanno reso grande in campo così come in panchina. Diego Pablo di nome, Simeone di cognome. Il “Cholo” che dopo aver battuto 1-0 il Rayo Vallecano nella seconda di Liga col suo Atletico Madrid ha deciso di prendere un aereo per un domenica tutta italiana. La sera al Franchi per vedere il figlio Giò contro il Chievo, di giorno, invece, a spasso per la Toscana con tappa proprio in quella Pisa dove ha iniziato la sua carriera in Italia. Era il 1990, voluto dal presidente Romeo Anconetani in una stagione che si rivelerà storta, e finita con una retrocessione in Serie B. Mollare? Mai, e l’argentino rimane in città anche per un’altra annata, quella del sesto posto in B prima di salpare per la Spagna e rientrare nello “stivale” tra Inter e Lazio.

Storia

La didascalia che accompagna la foto postata sui social è molto semplice: “Ripercorrendo insieme parte della mia storia. Che bei ricordi!”, mentre posa davanti alla torre con la compagna Carla Pereyra. Lì a Pisa giocherà 62 partite e segnerà anche 6 gol, diventando orgoglio del club nerazzurro per una carriera da protagonista nel calcio mondiale. "A Pisa sarai sempre il benvenuto! Ti aspettiamo all'arena" - è invece il commento lasciato dalla pagina ufficiale del club che ha retwittato la sua foto. Con chissà quanti tifosi immersi nei ricordi di un grande campione con la loro maglietta. Poi il Franchi, la visita al figlio, in compagnia di un altro argentino, una vecchia gloria viola mai dimenticata: Daniel Passarella