Chiellini: "Siamo la Juventus più forte degli ultimi 8 anni. Nazionale? Ribelliamoci alla mediocrità"

Serie A
Giorgio Chiellini (getty)

Il difensore bianconero dopo il successo di Frosinone: "Cristiano non mi sorprende, sarà un problema per gli avversari e per noi sarà fondamentale. Bravo Dybala, viene apprezzato solo quando segna ma ha il giusto atteggiamento. Siamo la Juve più forte di questo ciclo, ma dobbiamo vincere qualcosa d'importante. Nazionale? Dobbiamo ribellarci alla mediocrità"

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La Juventus vince ancora e si conferma capolista a punteggio pieno. A Frosinone bastano due gol nel finale di Cristiano Ronaldo e Bernardeschi, nonostante una partita più difficile del previsto. Queste le parole di Giorgio Chiellini: "Siamo stati lucidi e attenti, il rischio era concedere ripartenze e falli sciocchi e siamo stati bravi a non farlo – ha dichiarato a Sky Sport – L'atteggiamento degli attaccanti è stato ottimo, anche Dybala ha fatto una gran partita. Con la nostra qualità è difficile fare 0-0. Da CR7 non ci aspettavamo niente di diverso, sarà un problema per gli avversari. A Valencia è stato sfortunato, ma sarà determinante. Bernardeschi l'ho visto crescere l'anno scorso, non sono sorpreso e sarà importante. L'atteggiamento più bello è stato quello di Dybala. È stato fondamentale. Parole da capitano? No, Dybala viene valutato da 8 solo quando segna. Ma è diverso, a Parma per esempio è stato decisivo quando è entrato sul 2-1 perché ci ha fatto respirare. A livello di rosa siamo i più forti di questo ciclo, ma si ricordano le vittorie. Nei prossimi 2-3 anni abbiamo il compito di portare a casa qualcosa d'importante".

"Nella Juventus l'io viene messo da parte"

La Juventus si conferma squadra concreta e cattiva, con una difesa che ormai da anni fa la differenza: "Ho avuto tanti maestri, penso a Cannavaro e Pirlo, che sono giunti tardi da noi e si sono messi a disposizione con entusiasmo e voglia di migliorare ancora. Se vedi ciò e lo fai tuo questo è il segreto. L'entusiasmo e la passione sono alla base di tutto, in questa squadra l'io viene messo da parte e conta il collettivo. I centrali più forti che ho visto? Ho giocato con Cannavaro e Thuram, ho visto Ferrara e Montero e penso a Scirea e a Gentile. È dura fare paragoni, magari trent'anni fa sarei stato un giocatore diverso".

"Nazionale? Ribelliamoci alla mediocrità"

Infine sulla Nazionale: "Bisogna bruciare le tappe, dobbiamo ribellarci alla mediocrità. I livelli di dieci anni fa sono andati, ma non dobbiamo essere mediocri perché i ragazzi ci sono. Bisogna fare risultati per ritrovare entusiasmo e fiducia, è fondamentale a una certa età".