Roma, Di Francesco: "La squadra è in crescita anche nei risultati"

Serie A

L'allenatore giallorosso, a Coverciano per la premiazione della "Panchina d'oro", ha commentato il momento della squadra il giorno dopo la vittoria contro la Sampdoria

ALLEGRI VINCE LA PANCHINA D'ORO

"Sono contento, nell'insieme generale, della crescita della mia squadra". Lo ha detto l'allenatore della Roma, Eusebio Di Francesco, a margine della cerimonia di premiazione della Panchina d'Oro che si è svolta all'Auditorium di Coverciano. Ha risposto anche alle domande sulla VAR: "Si dibatte il giusto, l'importante è fare le cose come si deve come è successo in tante altre occasioni. Bisogna utilizzarla nel modo giusto, io sono per la tecnologia, credo nelle abilità degli arbitri però se certe cose ci sono vanno utilizzate". Sulla differenza di rendimento tra Champions e campionato: "I risultati dicono questo, anche se nell'ultimo periodo stiamo crescendo. A volte ci manca continuità, ma ieri siamo stati padroni del campo e abbiamo chiuso la gara". Sulla situazione di classifica: "Siamo in ritardo anche se a volte avremmo meritato di più ma dobbiamo essere bravi ad accorciare le distanze da quelle davanti. La Juve fa un campionato a parte? Per ora sì, vediamo il Napoli che farà ma con la qualità che ha è difficile da prendere". Contro la Sampdoria è tornato al gol Patrik Schick: "Non si deve fermare ora che è ripartito. Deve continuare a lavorare e trovando la condizione migliore, che passa per gli allenamenti. Un gol è vitale per dare fiducia e sicurezza a un attaccante". Elogi anche per Bryan Cristante: "È cresciuto nelle ultime due gare. Deve riabituarsi a giocare da mediano, cosa che non faceva lo scorso anno con Gasperini. Aveva più riferimenti in fase difensiva. Deve migliorare sulle traiettorie di gioco ma ha grande predisposizione al sacrificio, corsa e condizione. La figura del regista? Non c’è nella mia Roma, chi può farlo è De Rossi che ora è fuori". Chiusura sull'appello lanciato da Carlo Ancelotti per i troppi insulti dagli spalti verso i giocatori avversari. "Lo condivido pienamente. Bisogna tornare ad incitare i nostri beniamini, lasciamo stare i nostri avversari".