Serie A, le migliori giocate della 13^ giornata

Serie A

Marco D'Ottavi

DePAULCOPE

Anche in questa giornata abbiamo raccolto le migliori giocate del campionato italiano, dal bellissimo gol di De Paul allo slalom di Ilicic in mezzo a mille giocatori

Il ritorno della Serie A dopo la pausa per le Nazionali è sempre un momento delicato: le squadre devono preparare la partita in meno tempo, alcuni giocatori tornano stanchi, altri infortunati e le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Questa volta a farne le spese sono state la Roma, sconfitta ad Udine, e il Napoli, fermata in casa dal nuovo Chievo di Di Carlo. Una giornata forse avara di gol, ma non di grandi giocate, specialmente dei portieri che per una volta hanno rubato la scena agli attaccanti. Abbiamo deciso di premiare Audero, autore di una grande prestazione nel derby di Genoa, ma potevamo invece scegliere la parata di Donnarumma sul colpo di testa di Wallace o quella di Lafont per tenere a zero il Bologna.

Lo slalom di Ilicic

Certo l’Atalanta ha finito per perdere contro l’Empoli e Ilicic è stato espulso, ma questo non cambia molto del mese incredibile del trequartista dell’Atalanta, che tornato da una brutta infezione ai denti, sta giocando il calcio migliore della sua vita.

Anche ieri ha riempito la partita con giocate di altissimo livello, tra cui un tacco che ha portato il gol di Freuler, ma la più bella in assoluto rimane questo slalom speciale con cui salta almeno 8 giocatori dell’Empoli. Sul primo controllo è anche fortunato: un rimbalzo maligno elude l’entrata aggressiva di Maietta, costringendo l’Empoli ad una serie di scalate difensive che Ilicic elude muovendosi come farebbe un pattinatore sul ghiaccio in mezzo ad avversari scalzi.

Salta Bennacer, Pasqual, evita la scivolata di Silvestre, sterza all’improvviso (un po’ come Zidane con la Reggina - ve lo ricordate?) ed evita così anche Zajc e altri 4 giocatori dell’Empoli che lo aspettavano da quel lato. Con un bel gioco di gambe evita anche il ritorno di Maietta (il primo saltato!) per poi - probabilmente spompato - vedersi respingere il tiro da Silvestre, anche lui tornato indietro dopo essere stato dribblato una volta.

Una giocata quasi perfetta, che se conclusa con gol l’avremmo ricordata per cent’anni.

Il sombrero di tacco di Insigne

Anche in una giornata difficile per l’attacco, l’influenza di Insigne sul gioco del Napoli è stata altissima. Pur rimanendo a secco, il Napoli contro il Chievo ha creato 1.7 xG, anche grazie al lavoro del suo numero 24: Insigne ha effettuato 4 conclusioni verso la porta di Sorrentino - di cui una respinta solo dal palo - e altrettante volte ha messo un compagno in condizione di farlo.

In stagione Insigne (7 gol e 3 assist) ha contribuito in maniera diretta a quasi il 40% dei gol della sua squadra e se con la nuova disposizione tattica voluta da Ancelotti, sta segnando di più, l’aumentare della fiducia nei propri mezzi, aumenta anche l’imprevedibilità delle sue giocate: il sombrero di tacco con cui circumnaviga Radovanovic ne è un buon esempio.

È il tipo di giocata che puoi pensare solo se hai un totale controllo della tua ambizione e di quello che accade intorno a te. Mentre si avvicina ad Hysaj - per offrirgli una linea di passaggio sulla rimessa laterale - Insigne guarda una prima volta l’avversario alle sue spalle, poi, quando il compagno effettivamente lo serve con le mani, Insigne guarda di nuovo Radovanovic per una frazione di secondo, ma sufficiente a fargli prendere la decisione più inaspettata, ma giusta.

Se pensare una giocata del genere non è mai banale, eseguirla così bene è eccezionale: Insigne dimostra una sensibilità nel tacco del piede assolutamente eccezionale, facendo compiere al pallone un arco né troppo corto, quindi preda di Radovanovic, né troppo lungo. Il dribbling più bello della settimana di Serie A.

Il gol di Rodrigo De Paul

Se la Serie A prevedesse il premio di giocatore più migliorato della stagione, Rodrigo De Paul sarebbe il più serio candidato alla vittoria. Dopo due buone stagioni, quest’anno De Paul sta letteralmente volando, dimostrando di essere uno dei migliori giocatori della serie A sia da un punto di vista atletico che tecnico. Basti pensare che sui 12 gol segnati dall’Udinese fin qui, il 50% (6) sono opera sua, oltre ad aver fornito l’assist in un altro 25% dei casi (3).

Contro la Roma Nicola, alla prima uscita sulla panchina dell’Udinese, ha deciso di schierare la squadra con un baricentro molto basso puntando proprio sulla capacità di De Paul di guidare le transizioni e di essere in grado, connettendosi con Pussetto di, tenere in piedi tutta la strategia offensiva della squadra. Il gol è la dimostrazione più lampante del fatto che sì, De Paul può farlo (ma ci sarebbe anche un incredibile lancio con cui manda in porta Pussetto, che però stoppa di braccio prima di battere Mirante).

De Paul riceve da Pussetto un pallone nella propria metacampo, vicino all’out di sinistra, dopo un controllo non perfetto si trova spalle alla porta con Cristante in pressione. L’argentino con un bel gioco di suola riesce a difendere il pallone anche dal raddoppio di Santon, guadagnando la rimessa laterale in una situazione assolutamente precaria, in cui un giocatore meno deciso avrebbe finito per perdere il controllo del pallone.

Immediatamente dopo lo troviamo a ricevere il geniale assist di tacco di Pussetto, resistere - letteralmente - a due calci di Santon, eludere con un tocco l’entrata poco convinta di Juan Jesus e anticipare l’uscita di Mirante con la punta del piede. Un gol non solo esteticamente bello, ma anche indicativo della capacità di De Paul di fare bene tante cose su di un campo da calcio.

Il lancio millimetrico di Ismaël Bennacer

Quando l’Empoli ha deciso di sostituire Andreazzoli con Iachini, si pensava che il modo essenziale ed elegante in cui Bennacer interpreta il ruolo di regista potesse non andare d’accordo con l’idea di calcio del nuovo tecnico. Due partite e due vittorie dopo, Bennacer è invece ancora saldo al suo posto, ad occuparsi dell’uscita del pallone dalla difesa, dando ritmo al palleggio dell’Empoli.

Wenger - Bennacer è cresciuto all’Arsenal - di lui aveva detto: «non è un giocatore spettacolare ma è efficace. Il tipo di giocatore che una volta che metti in squadra non te ne vuoi più privare. Sa difendere bene, è un lottatore e ha un mancino preciso nel gioco verticale. È davvero un centrocampista box-to-box». Il lancio con cui trova Caputo alle spalle di Berat Djimsiti è millimetrico nel senso letterale di termine, un millimetro in meno e sarebbe finito sulla testa del difensore dell’Atalanta, un millimetro in più e sarebbe scappato al controllo di Caputo.

La grande parata di Emil Audero

Nel giro di un paio d’anni Emil Audero è passato dalla Primavera della Juventus, alla Serie B, per arrivare diretto in Serie A, titolare di una squadra ambiziosa come la Sampdoria. Italiano di origini indonesiane, al momento è il portiere titolare dell’Under 21 e nel derby contro il Genoa ha dimostrato il motivo. Almeno tre grandi parate tra cui spicca questa - abbastanza incredibile - sul colpo di testa (abbastanza incredibile anch’esso) di Kouamé.

Audero reagisce immediatamente, tuffandosi sulla sua destra con estrema rapidità e facendo la scelta giusta: non cerca il pallone, che Kouamé ha schiacciato a terra, ma va ad intuire la traiettoria dopo il rimbalzo, allungando la mano aperta verso il punto in cui pallone sarebbe dovuto teoricamente entrare in porta. Ed è così che va: una grande parata d’istinto.