Bologna-Milan, Gattuso: "Partita qualitativamente mediocre. La reazione di Cutrone? In settimana parleremo"

Serie A

Le parole dell’allenatore rossonero dopo lo 0-0 sul campo del Bologna: "Abbiamo fatto un palleggio sterile facendo il solletico ai nostri avversari. La reazione di Cutrone? Ora c’è l’adrenalina, ne parleremo nei prossimi giorni"

BOLOGNA-MILAN 0-0: GLI HIGHLIGHTS

La reazione che ci si aspettava dopo la cocente eliminazione dall’Europa League non è arrivata. Nulla da fare per il Milan, che nel posticipo della sedicesima giornata di Serie A non è riuscito ad andare oltre lo 0-0 in casa del Bologna. Un risultato che non soddisfa i rossoneri, che mantengono il quarto posto in classifica ma che non allungano sulle concorrenti per un piazzamento in zona Champions. Scuro in volto Gennaro Gattuso, che al termine dell’incontro ha commentato la prova dei suoi ai microfoni di Sky Sport. "Penso che abbiamo fatto un palleggio sterile – ha detto l’allenatore rossonero -, bisognava cercare in zona centrale qualche combinazione in più. L’Inter ha fatto la nostra stessa partita qui ma l’ha vinta grazie a qualche combinazione, la Roma ha perso e penso che a noi è mancata la stoccata. Sicuramente potevamo verticalizzare di più, abbiamo palleggiato in modo sterile, facevamo loro il solletico e quelle due o tre palle che ci sono capitate potevamo sfruttarle meglio. A livello qualitativo abbiamo fatto una partita mediocre".

La reazione di Cutrone

Gattuso ha poi parlato delle soluzioni tattiche adottate dalla sua squadra e si è soffermato sulla reazione di Patrick Cutrone, uscito parecchio stizzito dal campo: "Per tanto tempo nella mia gestione abbiamo giocato con il 4-3-3 e secondo me con quel sistema si riempiva meglio l’area. C’erano interpreti diversi – ha spiegato -, ma in questo momento si gioca con il 4-4-2, penso che tante volte è un sistema di facile lettura per gli avversari. Per ora è così. La reazione di Cutrone? Ci sta che chi viene sostituito la può prendere male, l’importante è guardarsi negli occhi e poi finisce tutto là. Ora c’è l’adrenalina, ma sicuramente in questi giorni faremo una chiacchierata io e Patrick. Quando si gioca con due attaccanti, se uno non attacca la profondità contro squadre così finisce che si fa solo il solletico. Gli spazi si vanno a creare con i movimenti, ma anche attaccando la profondità e non pensando sempre di venire incontro. La scelta di levare Cutrone e mettere Castillejo è stata fatta per avere un giocatore che viene fuori e che crea superiorità anche con i dribbling. Eravamo troppo piatti".

La partita con la Fiorentina e il saluto con Inzaghi

In chiusura un pensiero sulla prossima sfida di campionato contro la Fiorentina, nella quale mancheranno gli squalificati Kessie e Bakayoko, e una battuta sul saluto con Pippo Inzaghi a inizio gara. "Vedremo cosa fare con la Fiorentina, sicuramente mancano due interpreti importanti. Qualche centrocampista in panchina lo abbiamo e ci inventeremo qualcosa, ma di sicuro non partiremo sconfitti. Guardiamo avanti e ripeto, ci teniamo questo punto sapendo che potevamo fare meglio. Quando si gioca con una squadra che si mette con dieci uomini dietro la linea della palla diventa difficile, a quel punto deve uscire la qualità dei giocatori. Lo schiaffo a Inzaghi? Più saluto forte e più vuol dire che una persona la stimo – ha concluso Gattuso -, quando non do una 'cinquina'forte vuol dire che non stimo abbastanza una persona. Il 'chi ce lo ha fatto fare' che ci siamo detti? Io sono contento del mio lavoro, mi piace e lo faccio con piacere. Forse fa invecchiare un po’ di più, ma mi fa sentire vivo ed è qualcosa che mi dà davvero tanto".