Gravina: "Su stop gare per razzismo, le parole di Giorgetti in linea con la FIGC"

Serie A

Lorenzo Fontani

Così il presidente della FIGC al termine del Consiglio informale del CONI: "Le parole del sottosegretario non mi sembra molto diverse da quello che ho detto l'altro giorno all'incontro con Salvini. In linea con le norme federali"

GIORGETTI: "RAZZISMO, SEGUIRE LE REGOLE FIFA E FIGC"

Fare chiarezza prima che riprenda il campionato. Sul tema dei cori razzisti e della opportunità di interrompere le gare, da Inter-Napoli in poi, c'è un po' di confusione. Solo qualche giorno fa, al termine dell'incontro su razzismo e violenza nel calcio, il ministro dell'Interno Salvini si era detto contrario allo stop. Ora arrivano le parole del sottosegretario Giorgetti e a stretto giro quelle del Presidente Federale Gravina, che correggono il tiro e ricordano come esistano protocolli Uefa e Fifa che la Federcalcio si è impegnata a tradurre.  Si tratta - nella versione italiana - dei famosi tre passaggi che l'arbitro dovrebbe attivare in caso di cori discriminatori: annuncio a partita in corso, annuncio a gioco fermo con i giocatori a centrocampo, e se il fenomeno persiste rientro delle squadre negli spogliatoi, con eventuale sospensione definitiva decisa solo dal responsabile dell'ordine pubblico. 

Questo protocollo non è contenuto nel regolamento, che - nelle decisioni ufficiali FIGC - prevede solo la facoltà della pubblica autorità di ordinare all'arbitro l'interruzione. E l'AIA, da parte sua, a questo punto farebbe volentieri a meno di caricare sugli arbitri - già impegnati nella gestione tecnica e disciplinare della gara - un onere che rischia di esporli ad accuse di scarsa sensibilità, come quelle arrivate dopo Inter-Napoli dalla Uefa stessa. Ma ad oggi questo prevede la procedura: per cambiarla, e affidare ad esempio in toto al responsabile della prefettura la decisione sulle interruzioni, sarà bene attivarsi rapidamente e coinvolgere tutti gli attori, politici e sportivi. Compreso il Napoli, la cui minaccia di fermarsi in caso di nuovi cori andrebbe prevenuta, prima che rischi di dover essere gestita in campo con tutte le complicazioni del caso.

Le parole di Gravina

"Le parole di Giorgetti sullo stop alle gare per razzismo? Non mi sembra molto diverso da quello che ho detto l'altro giorno all'incontro con Salvini. E' in linea con quelle che sono le nostre norme federali, che recepiscono le indicazioni di Uefa e Fifa. Per me non è una novità".  Lo ha detto lo stesso presidente Figc, Gabriele Gravina, al termine del Consiglio informale del Coni, commentando le dichiarazioni del sottosegretario con delega allo Sport secondo il quale in caso di cori razzisti "è giusto che facciano il loro corso le regole sportive".