Borini: "Milan, l'obiettivo è il quarto posto. Mercato? Mai pensato di andare via. Higuain un professionista"

Serie A

Fabio Borini parla a Sky, tra Champions e quarto posto: "Il quarto posto ci consente di giocare quelle partite a cui il Milan è abituato. Non ho mai pensato di andarmene. il Genoa senza Piatek? Meglio per noi. Higuain un vero professionista"

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E’ un Fabio Borini inedito quello che ha parlato ai microfoni di Sky, in un'intervista esclusiva a tutto campo, nel corso della quale ha sottolineato le ambizioni del Milan ma ha anche commentato gli ultimi sviluppi di mercato, a cominciare dall'argomento Higuain.

L’attaccante rossonero ha da subito messo in chiaro gli obiettivi stagionali del Milan, dopo una prima parte di stagione non entusiasmante culminata con la sconfitta nella finale di Supercoppa: “L’obiettivo ovviamente è arrivare quarti in campionato e entrare in Champions League perché ti porta a giocare le partite che il Milan e tanti giocatori sono abituati a giocare e che vogliono giocare. Non dobbiamo sprecare punti contro le cosiddette piccole come è successo nel girone di andata con l’Atalanta o il pareggio con l’Empoli. Se ci riusciamo la Champions è più a portata di mano”.

Sul tema mercato il giocatore ha risposto alle voci che lo volevano in Cina: “Non c’è mai stata e non c’è l’idea di andar via. Seppur ci siano stati interessi da altre squadre, la mia intenzione è sempre stata quella di restare al Milan”.

Sulla squalifica di Piatek, prossimo attaccante rossonero, Borini ha risposto con un sorriso: “Sicuramente l’attaccante che fa gol è sempre meglio non averlo contro, quindi meglio che non ci sia”. Parole di elogio e stima anche per il suo (ormai)ex compagno Higuain, che con molta probabilità andrà al Chelsea: “Nello spogliatoio non sappiamo mai cosa è falso e cosa non lo è, non ne abbiamo parlato con lui perché significherebbe invadere la privacy ma sta dimostrando di essere un ottimo professionista, è sempre il primo ad arrivare ad allenamento. Nella finale di Supercoppa anche con la febbre ha messo tutto se stesso per poter far parte della partita, non ha mai gettato la spugna”.