Il nuovo allenatore giallorosso in conferenza stampa alla vigilia della sfida con l'Empoli: "Sono qui per la maglia, non per i soldi. La zona Champions è vicina, ma per centrare l'obiettivo mi aggrappo anche all'aiuto dei tifosi. Da solo non riuscirò a farcela"
Ha portato dall’Inghilterra la famosa campanella?
“Qui serve la campana di San Pietro… La cosa principale è trovare serenità, rabbia e determinazione".
Come si spiega il momento di Dzeko che ha segnato di meno rispetto agli ultimi anni? Domani gioca Olsen o Mirante?
"È normale che i bomber abbiano un anno no, lo hanno avuto tutti. Può essere un momento no, ci sono ancora 12 partite. Per il portiere valuterò dopo l’allenamento”.
Bisognerà intervenire più sull’aspetto mentale o quello tecnico?
“Sull’aspetto mentale, che è la cosa più importante. Voglio gente ambiziosa. Qualificarsi in Champions League non sarà facile, ma non mi arrenderò mai. Incontrerò tante difficoltà, se sono un negativo mi arrendo, se sono un caparbio cerco di superare il problema. Voglio giocatori che non si arrendono".Come mai ha scelto una piazza difficile come quella di Roma?
“Roma dà emozioni che in altri posti non sono così speciali. In questa città si vive di calcio 25 ore al giorno. Questa squadra negli ultimi anni sta lottando sempre per la Champions League, è una squadra che fa notizia, una delle migliori. C'è una nuova proprietà che fa del suo meglio, investe un sacco di soldi. Chiaro che a fine stagione debba far quadrare anche il bilancio”.
Più difficile rimettere a posto questa squadra o quella che ha allenato in passato?
“Quella di tanti anni fa era una squadra importante, magari che stava sul viale del tramonto, c'erano diversi giocatori che avevano dato tantissimo. Sono riuscito a motivarli il primo anno, meno il secondo e per quello sono andato via. La squadra di oggi ha bisogno dell’aiuto del pubblico. Ai calciatori chiederò tantissimo, voglio il massimo da ognuno di loro”.
Ha sentito Di Francesco? E’ vero che non ha voluto trattare sul contratto?
“Eusebio non l’ho sentito, capisco l’amarezza del momento, ma ho fatto un tifo spaventoso per lui. Il primo anno e anche adesso. Mi spiace tantissimo. Errori? Li facciamo tutti quanti, è un grande professionista e lavoratore. Contratto? Non sono venuto qui per i soldi, ma per la maglia”.
I cambiamenti a Trigoria hanno avuto un impatto sull’umore?
“Non voglio sentire scuse. Qui ci sono uomini che devono dare i meglio. Io voglio una squadra allegra, sorridente, che lotta e non si arrende mai. I problemi li abbiamo tutti, ma bisogna lasciarli a casa. Non devono entrare a Trigoria”.
Si vede ancora alla Roma in futuro, visto il contratto fino al termine della stagione?
"Io mi vedo adesso qui con voi e mi vedo domani sera in panchina, non penso a niente oltre questo. Sono abituato a fare passo dopo passo. Un'altra società non l'avrei presa a queste condizioni, ma se la Roma chiama devo rispondere sì".
Che idea ha di Pastore e come pensa di rilanciarlo?
“E’ un giocatore di una classe sublime, ma in questo momebto ho bisogno di gente che mi dimostri che vuole fare la differenza. Che corre, lotta e si aiuta. Noi dobbiamo essere una squadra, chi aiuta il compagno di squadra e si impegna al massimo ha più probabilità di giocare. Non sto parlando di Pastore, ma il discorso è generale. Se siamo in questa situazione non tutti hanno dato il massimo. Ha pagato Di Francesco, ora tocca ai giocatori rispondere sul campo. Io li aiuterò, loro devono aiutare me e ci devono far vedere quello che sanno fare".
In che ruoli vede meglio Florenzi, Zaniolo e Schick?
“Florenzi è un giocatore universale che può giocare dietro o più avanti, sempre con le sue caratteristiche L’importante è che Alessandro si riprenda. Essendo romano ogni errore gli pesa di più rispetto agli altri. Zaniolo? Il suo ruolo è quello di giocare centrale, deve entrare in possesso di palla. Dipende però, se ho tre Zaniolo al centro devo vedere chi può giocare aperto. Devo capire però chi piò darmi di più sull'esterno: altrimenti avrò un giocatore al 100% e uno al 50%, se ne ho uno al 100% e uno all'80%, gioco con lui. Dzeko e Schick devono giocare insieme. Schick è fortissimo, se si sblocca – ed è vicino a farlo – i tifosi si innamoreranno di questo ragazzo”.
A cosa si aggrappa in questo momento?
“Ai tifosi e alla voglia di reazione dei giocatori. Che per reagire devono sentirsi amati, ai tifosi dico che abbiamo bisogno di loro. E' brutto aver paura di giocare in casa. Noi tifosi vogliamo vedere la squadra arare il campo, poi accettiamo anche l’errore ma prima dobbiamo vedere i giocatori morire sul campo”.
La fase difensiva è il primo aspetto da migliorare?
"Abbiamo realizzato 49 gol, in fase difensiva bisogna essere propensi a rientrare velocemente. Molti gol sono li abbiamo subiti da palla persa in fase di costruzione. É importante non perdere palla. Parlerò con i ragazzi e studierò la situazione più idonea".
Ha già capito dove intervenire?
“Di allenamento vero ne ho fatto uno soltanto. Eravamo dodici, gli altri stavano recuperando dalle fatiche di Oporto. Oggi sarà il primo allenamento con un po’ più di giocatori. In questo momento sono le motivazioni a essere importanti. La zona Champions è vicina. Il pubblico sarà importantissimo: da solo non ce la faccio a portare questa squadra in Champions League, ma con l’aiuto del pubblico mi sento più sicuro. Da tifoso romanista chiedo l’aiuto a me stesso, visto che sono tifoso”.
Quali sono le emozioni e le sensazioni oggi rispetto a 10 anni fa?
“Le emozioni sono sempre belle, questo lavoro mi dà emozione. E il ritorno a Roma è sempre qualcosa di speciale per noi tifosi romanisti. L’emozione e l’ambizione è massima. Il momento è difficile ma sono pronto a lottare”.
Tutto pronto per l’inizio della conferenza stampa di Ranieri
Ranieri è stato chiamato sulla panchina della Roma per sostituire l’esonerato Eusebio Di Francesco. Fatale per l’ormai ex allenatore giallorosso l’eliminazione dalla Champions League contro il Porto.
Sconfitta nel derby contro la Lazio nel turno di campionato precedente per la Roma. L’Empoli invece è reduce dallo spettacolare 3-3 contro il Parma.
I giallorossi arrivano al match con tante defezioni: certe le assenze di Manolas, Pellegri e De Rossi. Da valutare il recupero di Zaniolo, in dubbio per il match di lunedì.