Juventus, Agnelli: "L'Ajax è un esempio. Poche risorse, alto livello"

Serie A

Al convegno sulle seconde squadre all'Allianz Stadium, il presidente della Juventus ha parlato dell'esperienza bianconera in Lega Pro e dei cambiamenti necessari al calcio italiano nel momento in cui i prestiti stanno per essere limitati dalla Fifa

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"L’Ajax ha fatto scuola, è il chiaro esempio secondo cui in un mercato senza molte risorse economiche, si possono avere squadre di alto livello internazionale". È quanto ha detto il presidente della Juventus Andrea Agnelli al convegno sulle seconde squadre organizzato dalla Lega Pro, in collaborazione con i bianconeri, che si è tenuto all’Allianz Stadium, nel giorno in cui l’urna di Nyon ha scelto proprio gli olandesi come avversari ai quarti di finale della propria squadra. Fino a questo momento, la Juventus è l’unica squadra ad aver sposato, sin da subito, il progetto delle seconde squadre. "L’auspicio - ha aggiunto Agnelli - è che le componenti del calcio italiano possano seguire questo percorso". E ha poi spiegato: "Ci siamo calati nella realtà della Lega Pro anche con la volontà di contribuire al suo sviluppo in termini di presenze allo stadio e visibilità". Ora, però è "fondamentale mettere a sistema le decisioni prese nella scorsa estate, creando una piattaforma che permetta l'ingresso di altri club".

"I giovani devono fare esperienza"

Il presidente della Juventus ha poi parlato dell’ultimo debuttante in campionato: "Hans Nicolussi ha provato l'esperienza di vivere l'ottavo di Champions con l'Atletico: i ragazzi devono fare esperienze del genere. Nicolussi dovrebbe giocare in Primavera - ha proseguito Agnelli -, ma come mi è stato insegnato da Marotta, che sono felice sia qui oggi, non è un campionato allenante per uno come lui. Quando acquistammo Morata dal Castilla, la seconda squadra del Real, aveva già una decina di presenze in Liga e aveva esordito in Champions, con una finale vinta".

"I prestiti limitati dalla Fifa"

"La Fifa - ha inoltre spiegato Agnelli - ha intenzione di limitare il numero di prestiti in uscita da una singola squadra: i Paesi che non avranno le seconde squadre si troveranno in difficoltà. Le grandi squadre acquisiscono i migliori giovani per mandarli in prestito, ma l'intenzione è limitarne drasticamente il numero. Nelle leghe europee in cui esistono le seconde squadre il numero di prestiti cala sensibilmente rispetto al nostro campionato". Ma nel mirino della Fifa ci sono anche le multiproprietà: "Due squadre stessa proprietà, la RedBull, si sono scontrate nella stessa competizione europea - facendo riferimento a Lipsia contro Salisburgo -. Anche questo sarà un aspetto da regolamentare".