Un rigore trasformato da Kessié nel finale decide una partita equilibrata e regala al Milan tre punti fondamentali in chiave Champions League. Grande nervosismo al fischio finale con rissa tra i giocatori e Gattuso che interviene per riportare la pace
MILAN-LAZIO 1-0
79' rig. Kessié
Milan: (4-3-3): Reina; Calabria (67' Laxalt), Musacchio, Romagnoli (67' Zapata), Rodríguez; Kessié, Bakayoko, Çalhanoglu; Suso, Piatek (84' Cutrone), Borini. All. Gattuso
Lazio: (3-5-1-1): Strakosha, Luiz Felipe, Acerbi, Bastos (81' Parolo); Romulo, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto, Lulic (74' Durmisi); Correa (47' Caicedo); Immobile. All. Inzaghi
Ammoniti: Romulo (L), Luis Alberto (L)
Il Milan è la formazione che aspetta da più tempo un calcio di rigore a favore in questa Serie A: l'ultimo calciato dai rossoneri è stato contro il Parma il 2 dicembre (realizzato da Kessié).
Da una parte la Lazio è la squadra che ha subito più gol in percentuale nel quarto d'ora finale di partita (31% - 10/32), dall'altra il Milan quella che ne ha incassate di più in percentuale nei secondi tempi (70% - 21/30).
In casa nessuna squadra ha guadagnato più punti del Milan da situazione di svantaggio (nove) in questo campionato, mentre fuori casa nessuna ne ha guadagnati meno della Lazio (uno).
La Lazio ha guadagnato un punto nelle ultime due partite di campionato, dopo averne ottenuti 10 sui precedenti 12 disponibili.
Il Milan ha subito quattro gol nelle ultime due partite casalinghe di campionato, dopo una serie di quattro partite interne con la porta inviolata.
Il Milan ha guadagnato un solo punto nelle ultime quattro partite di campionato: i rossoneri non rimangono cinque partite di fila senza successi da aprile dello scorso anno.
Si tratta del confronto numero 152 in Serie A tra Milan e Lazio: ampiamente avanti i rossoneri nel conto dei successi (64 a 28), 59 i pareggi.
"Spareggio Champions" a San Siro, con Milan e Lazio, separate in classifica da tre punti (biancocelesti con una partita in meno) che lottano per un posto nella prossima Champions League
Colpaccio Milan, tre punti fondamentali nella corsa Champions ottenuti proprio contro una delle principali concorrenti. La Lazio cade a San Siro (proprio dove si era rilanciata battendo l'Inter, ultima vittoria in campionato dei biancocelesti) e l'1-0 finale porta la firma di Kessié, glaciale dal dischetto a pochi minuti dalla fine. Un rigore che il Milan aspettava addirittura dallo scorso 2 dicembre (data dell'ultimo assegnato ai rossoneri) e che solo un minuto prima i rossoneri avevano accarezzato: su un tocco di mano di Acerbi, Rocchi fischia e indica con sicurezza il dischetto, poi rivede l'azione su suggerimento del Var e torna sui suoi passi; giusto il tempo di spiegare la decisione a Gattuso, che Durmisi in area combina il pasticcio con un intervento troppo deciso su Musacchio, e Rocchi fischia nuovamente. Nessun dubbio, questa volta, Kessié trasforma e il Milan stringe i denti fino alla fine, con la Lazio che reclama a sua volta un rigore al 93° per un intervento su Milinkovic-Savic. Un finale tesissimo e nervoso (Inzaghi infuriato allontanato da Rocchi), che porta alla rissa accesasi al fischio finale tra i giocatori delle due squadre.
La Lazio recrimina, ma si dispera anche per le grandi occasioni create e non finalizzate. Due in particolare, con Immobile stregato da Reina dopo appena 3' (girata a botta sicura e strepitoso riflesso del portiere) e poi fermato dal palo sul finale di primo tempo (ottavo legno personale per lui, solo Messi ne ha colpiti di più: 9). I rossoneri pareggiano il conto delle occasioni con un gran colpo di testa di Piatek fuori di un soffio e un tiro alto di Suso su sponda dell'attaccante polacco, finché nella ripresa non arriva il rigore di Kessié a lanciare il Milan nella corsa Champions.