Armando Izzo "muro" del Toro: difesa d'acciaio come Barça e Liverpool

Serie A

Silvia Vallini

In cinque delle ultime dieci partite fuori casa il Torino non ha subito nemmeno una rete come Barcellona e Liverpool. Merito della difesa di Mazzarri che ha in Armando Izzo uno dei gioielli fortemente voluti dall'allenatore granata. Nei cinque maggiori campionati europei, il difensore del Toro è il primo per percentuale di contrasti aerei vinti

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Una sola sconfitta in trasferta in tutto il campionato e il Torino si ritrova al fianco di Barcellona e Liverpool, a condividere un record con due semifinaliste di Champions. In cinque delle ultime dieci partite fuori casa non ha subito nemmeno una rete. Ha la quarta miglior difesa della Serie A dopo Juventus, Inter e Napoli. Merito, tutto questo, dell'organizzazione di squadra e di un giocatore al quale proprio Mazzarri diede i soldi per comprare scarpini nuovi quando decise di portarlo in ritiro con la prima squadra a Napoli.

Armando Izzo correva con scarpe di tre numeri più grandi, costretto da sempre ad andare più veloce della sua età. Quando non aveva ancora compiuto 10 anni, il padre morì, passandogli con uno sguardo in eredità il ruolo di capofamiglia. Ora lo porta tatuato sul fianco. "Diventerai un calciatore", gli diceva comparendo nei sogni della mamma e il calcio è diventato salvezza per lui e per i tre fratelli più piccoli, cresciuti come lui a Scampia.

Oggi, considerando i 5 principali campionati europei, Izzo è il primo italiano per contrasti aerei vinti: il 77,1%. In Serie A è primo per palloni intercettati, tra i migliori per tackle vinti. E mai aveva segnato così tanto: 4 i gol in una stagione che lo ha accompagnato all'esordio con la Nazionale a marzo contro il Liechtenstein.

Nel 2016, il coinvolgimento nell'inchiesta sul calcioscommesse, la squalifica poi ridotta, il ritorno con la prima rete segnata proprio al Napoli, la proclamazione di innocenza talmente determinata, da resistere anche alla scorciatoia del rito abbreviato. Vuole venga riconosciuta l'estraneità e nel frattempo continua a correre per il Torino di Mazzarri, che in estate ha investito 10 milioni su di lui e che, visti anche i numeri, sa di aver fatto la scelta giusta.