De Rossi-Roma, due versioni differenti dopo i WhatsApp audio

Serie A

In rete un file audio con la presunta voce del capitano della Roma che rivela a un'altra persona dettagli dell'incontro col Ceo Guido Fienga. Ma nella versione del club giallorosso si nega la mancanza di comunicazione e il presunto dietrofront del presidente Pallotta

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Nuovo dettaglio nella vicenda De Rossi-Roma, ultimo retroscena che segue i fatti delle ultime 48 ore. Tutto nasce da un file audio di un messaggio WhatsApp che sta facendo il giro del web. Si sente una voce, che sembrerebbe quella del capitano della Roma, che rivela a un’altra persona alcuni particolari dell’incontro fra il giocatore e il Ceo Guido Fienga.

Il retroscena

Secondo quando ascoltato nell’audio, quando Fienga ha comunicato a De Rossi l’intenzione della società, il capitano della Roma avrebbe rivelato la disponibilità a firmare un contratto a gettone (100 mila euro a partita) in modo da non gravare sulle casse del club in caso di infortunio. Il Ceo della Roma avrebbe risposto che questo era proprio il tipo di contratto che lui avrebbe voluto offrire e che ne avrebbe riparlato con Pallotta. Dopo 40 minuti sarebbe arrivata una telefonata a De Rossi in cui gli sarebbe stato comunicato che il presidente aveva cambiato idea e che a queste condizioni era d’accordo. Poi l’audio si interrompe e riprende senza capire bene come la trattativa sia proseguita. Il finale invece era chiaro a tutti ben prima di questo audio…

La versione del club

Diversa, invece, la ricostruzione della Roma sulla vicenda. La società giallorossa, innanzitutto, ha negato la mancanza di comunicazione sull'argomento. Quello tra Fienga e De Rossi non sarebbe stato infatti l'unico incontro tra le parti, ma ce ne sarebbero stati altri in precedenza tra il calciatore e la società. Si era parlato della volontà di intraprendere un percorso differente con il prossimo allenatore (maggiori carichi di lavoro e allenamenti più intensi), forse incompatibile con la tenuta fisica mostrata dal capitano giallorosso in quest'ultima stagione. Riguardo il contratto a gettone, nella versione del club, si è trattata di una delle ipotesi messe sul tavolo negli incontri precedenti con il giocatore e viene negato anche il cambio d'idea di Pallotta, sottolineando come il presidente si sia reso disponibile ad agevolare un eventuale futuro americano del centrocampista considerando che all'interno della società giallorossa ci sono degli azionisti di club di MLS.

Ranieri in conferenza: "Avrei tenuto De Rossi"

A partecipare alla vicenda è stato anche Claudio Ranieri, che si è espresso così in conferenza stampa: "A Daniele, che è una bandiera storica, questa cosa andava detta in un altro modo. Non è stato fatto e questo è il calcio. Le società scelgono allenatori, giocatori e direttori sportivi. Ma avendo i tifosi un amore sviscerato per questa squadra, nei confronti di una bandiera come De Rossi un ragionamento in più andava fatto”. Nessun dubbio nemmeno ad una sua conferma in squadra del calciatore: "Se me lo avessero chiesto in qualità di allenatore sì, perché so che giocatore è, che capitano è e che uomo è. Lui è un allenatore in campo: con lui puoi parlare e lui ragiona con una mentalità precisa, non per se stesso ma per il bene della squadra. Questi sono i leader che vogliono gli allenatori". E Ranieri si è espresso pure sull’eventuale impiego di De Rossi: “L'ho visto come sempre, immagino che non dormirà la notte, ma è normale. Per chi ha dato tutto, giocando anche in condizioni non sempre ottimali per il bene della squadra, sapere una cosa del genere sconvolge. Non so ancora se giocherà, parlerò con lui e decideremo. Però voglio fare un appello ai tifosi: mi auguro che l'ultima partita all'Olimpico sia una festa per Daniele, per l'amore nei suoi confronti e nei confronti della Roma, che è la cosa più importante. Per le contestazioni poi ci sarà tempo".