Atalanta-Sassuolo, Gasperini: "Champions vicina, quest'impresa è nata a Copenaghen"

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(Getty)

L'allenatore dell'Atalanta verso la sfida al Sassuolo, che può valere il terzo posto: "Senza l'eliminazione dall'Europa League non saremmo qui oggi. Ci dicono che corriamo tanto, ma abbiamo anche qualità. I nostri tifosi si sono sempre fatti sentire"

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"Dobbiamo mettere un punto esclamativo su questa stagione". Gian Piero Gasperini non ha dubbi. Novanta minuti separano l'Atalanta dalla qualificazione alla Champions League. Nel mezzo c'è la sfida al Sassuolo, che si giocherà al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Lo stadio che ha ospitato per l'intera stagione la squadra di Roberto De Zerbi vedrà i nerazzurri nel ruolo di padroni di casa. L'Atalanta torna a giocarsi un pezzo di futuro a Reggio Emilia, dove ha giocato le prime partite valide per l'Europa fino all'eliminazione dai preliminari di Europa League per mano del Copenaghen: "Avrei preferito giocare l'ultima di campionato, con una prospettiva così importante, a Bergamo. Ma non dimentichiamo che dietro c'è la costruzione di uno stadio, che è la casa dell'Atalanta – il pensiero dell'allenatore in conferenza stampa - anche nei preliminari di Europa League, nonostante non si trattasse di partite di cartello, abbiamo sempre avuto migliaia di tifosi sugli spalti. Paradossalmente, a fine anno arrivo a pensare che andare fuori a Copenaghen ai calci di rigore, per quanto ci abbia fatto male, forse è stata addirittura una fortuna. Non so se avremmo vissuto una stagione del genere – la versione di Gasperini- non abbiamo avuto particolari infortuni, per esempio, è questo è stato un bene. Ho un gruppo di ragazzi esemplari e di questo sono orgoglioso. Hanno sempre giocato sul loro spartito, credendoci e dimostrandosi sempre capace di migliorarsi". Una vittoria blinderebbe il terzo posto per Gomez e compagni: "Potenzialmente potremmo ancora arrivare terzi – ricorda Gasperini - e questo renderebbe ancora più straordinaria questa stagione. O arriviamo terzi o arriviamo quinti, quarti è quasi impossibile. Ma usiamo sempre il condizionale".

“C'è tensione positiva. Questa squadra corre, ma ha tanta qualità”

A un passo dal traguardo, Gasperini non nasconde il suo stato d'animo: “In questo momento c'è un po' di tensione, perché il traguardo è a portata di mano. Ma è una tensione positiva. Il nostro traguardo massimo era l'Europa League e mai avremmo pensato di arrivare a una giornata dalla fine di giocarci la Champions così da vicino. Un pochino di attesa per domani è normale che ci sia". E ricorda un aneddoto: "A novembre nel corso di un'intervista mi era stato chiesto se avrei firmato per l'Europa League. Risposi che me la volevo giocare. I fatti ci hanno dato ragione”. Un altro obiettivo raggiunto dall'Atalanta è quello dei 100 gol stagionali: "Se questa squadra ha fatto tanti gol è perché ha tanta qualità dentro – spiega l'allenatore – ci dicono che corriamo tanto, ma non siamo solo corsa. Spesso ci hanno riconosciuto la capacità di offrire un bel calcio, ma la cosa importante è che abbiamo fatto tanti punti. Se ne avessimo fatti meno, magari non saremmo piaciuti così tanto. A gennaio eravamo in corsa su tutti i fronti. Abbiamo dimostrato grande continuità di risultati e prestazioni". Senza dimenticare le motivazioni, fattore fondamentale: "Se non sei soddisfatto o non ricevi soddisfazioni da quello che fai, non vivi il tutto con la necessaria energia - ricorda Gasperini - Pensate a quante volte siamo andati in svantaggio e abbiamo saputo rimontare e vincere le partite. E questa è una squadra che ha saputo reagire tante volte, forse anche perché non abbiamo le pressioni che hanno altri club sulle spalle".