Juve, Kean: "Mi ispiro a Drogba e Balotelli, sogno la Champions. CR7? Non chiedo consigli"

Serie A

Dall’infanzia agli inizi nel mondo del calcio, tra modelli da seguire e obiettivi da raggiungere. A tutto Kean: "Volevo fare il centrocampista, ma mio padre mi diceva di indossare il 9. Alla Juve ho capito che tutto sarebbe cambiato: la maglia bianconera non è un peso e sogno la Champions. CR7? Provo ad imparare, ma non sono il tipo che chiede consigli"

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IL PROFILO DI MOISE KEAN

Nell’ultima stagione è esploso definitivamente con la maglia della Juventus, imponendosi al grande calcio a suon di gol e conquistando anche la convocazione in Nazionale maggiore. Momento più che positivo per Moise Kean, che adesso vuole continuare a stupire anche con l’Italia Under 21, con la quale sarà impegnato nei prossimi Europei. In vista dell’esordio nella competizione continentale, l’attaccante classe 2000 si è raccontato nel corso di una lunga intervista concessa a Soccer Bible. Tanti gli argomenti trattati, dall’infanzia agli inizi nel mondo del calcio, tra modelli da seguire e obiettivi da raggiungere.

L’importanza della famiglia

Adesso è un bomber di razza, ma Kean inizialmente aveva altri piani: "Sì, volevo fare il centrocampista – ha ammesso l’attaccante della Juve -, ma mio padre mi diceva di indossare la maglia numero 9. Devo dire che alla fine ha avuto ragione lui. Un ruolo fondamentale, però, è quello che ha svolto mia madre. Lei voleva che prima di ogni altra cosa studiassi, ma conciliare calcio e studi non era semplice. Il mio desiderio di diventare calciatore a tutti i costi alla fine ha avuto la meglio. E mia madre è orgogliosa del mio percorso: senza la mia famiglia non avrei potuto farcela".

La Juve e CR7

Kean ha poi parlato dell’importanza di essere alla Juventus e della possibilità di allenarsi insieme a Cristiano Ronaldo. L’attaccante, però, ha svelato un dettaglio non indifferente sul rapporto con il campione portoghese: "Quando sono arrivato in bianconero ho capito che le cose sarebbero cambiate – ha proseguito -, so perfettamente che la maglia della Juve comporta delle responsabilità, ma non è un peso. Io sono pienamente concentrato sul mio percorso. Il rapporto con Cristiano Ronaldo? Cerco di osservarlo in allenamento e di imparare da lui il più possibile. Però non gli chiedo dei consigli: non sono il tipo".

Modelli

Con riferimenti ai modelli da seguire, Kean non ha dubbi. "Senza dubbio Didier Drogba – ha detto -: lui era uno dei miei idoli e osservavo sempre con attenzione come si muoveva e quanto segnava. In Italia, invece, mi è sempre piaciuto Mario Balotelli, soprattutto quando giocava nell’Inter".

Sogno Champions

In chiusura l’attaccante bianconero ha parlato degli obiettivi da raggiungere e dell’emozione derivata dalla convocazione in Nazionale maggiore: "Alla Juventus ti insegnano a dare sempre il massimo in ogni sfida, qualunque forma assuma. Io sogno di vincere la Champions League. La Nazionale maggiore? Non mi aspettavo la convocazione, ero a Ferrara con l’Under 21 quando il CT Di Biagio venne da me a comunicarmi che dovevo unirmi alla Nazionale di Mancini. Potete immaginare ciò che ho provato…".