Antonello (Inter) e Scaroni (Milan): "Nuovo stadio entro il 2023 per vincere in Europa"

Serie A

L’amministratore delegato dell’Inter e il presidente del Milan hanno esposto il progetto: “L’obiettivo è quello di creare un centro di intrattenimento, un nuovo distretto a Milano. Entro fine anno potremmo avere le autorizzazioni per procedere. Un nuovo stadio è necessario per riportare i club dove meritano di stare”. Il Sindaco Sala: "Se ne parlerà i Consiglio comunale"

NUOVO SAN SIRO, ECCO IL PROGETTO DI INTER E MILAN

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Inter e Milan si preparano insieme a una nuova era, per i due club e per il quartiere San Siro. Nerazzurri e rossoneri, infatti, di comune accordo hanno compiuto il primo passo ufficiale per la costruzione di un nuovo stadio accanto all'attuale Meazza. Le due società hanno presentato al Comune di Milano un progetto di fattibilità tecnico-economica per la costruzione di un nuovo stadio nella stessa area, a fronte di un investimento privato di 1,2 miliardi di euro per qualificare anche l'area adiacente alla struttura da 60 mila posti. La richiesta al Comune di Milano è quella di ottenere poi il diritto di superficie per 90 anni. Un progetto ambizioso, dunque, presentato in un documento di 750 pagine che verrà analizzato attentamente dal Comune. Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, e l’amministratore delegato dell’Inter, Alessandro Antonello, in un’intervista congiunta rilasciata a Sky Sport hanno spiegato le intenzioni condivise dei club.

Scaroni: "Stadio nuovo per essere ad alti livelli"

"Sarà il miglior stadio del mondo" ha esordito il presidente del Milan. Che ha proseguito: "In queste ore abbiamo presentato la documentazione in comune e quindi possiamo dire che il processo è partito. Milano merita di avere un centro per l'intrattenimento, un luogo dove tutto l'anno si svolgano eventi musicali e sportivi, dove ci saranno ristoranti, luoghi d'incontro e pensati per lo shopping". Confermata la volontà di dare una nuova funzionalità all’area in questione: "Ci proponiamo di rivisitare la zona di San Siro, con il progetto del nuovo stadio, per farne un centro di intrattenimento come hanno le grandi città del mondo. La stima dei costi è preliminare perché non abbiamo ancora i progetti architettonici, riteniamo che possa essere circa di 1,2 miliardi". Nei prossimi 90 giorni Inter e Milan attendono una risposta sul progetto presentato. "È di interesse pubblico, quindi anche del Comune: noi ci aspettiamo una prima risposta, da cui partirà un iter per cui entro la fine dell'anno prossimo dovremmo avere tutte le autorizzazioni. Se così fosse, entro il 2023 avremmo il nuovo stadio. Tutti i nostri competitors hanno dei nuovi stadi e se vogliamo competere in Europa al livello in cui Inter e Milan devono stare, dobbiamo avere un nuovo stadio" ha concluso Scaroni.

Antonello: "Stadio per i tifosi del futuro"

I tempi già stabiliti per l’attesa di una risposta sono il primo punto su cui si sofferma Alessandro Antonello, per il buon esito delle operazioni: "Le tempistiche adesso saranno abbastanza certe perché i club hanno deciso di avvalersi della legge sugli stadi, una legge lungimirante che garantirà tempi ragionevolmente certi con la possibilità di affiancare allo stadio attività ancillari al progetto stesso, quindi parliamo di un distretto per Milano. Sarà un nuovo quartiere all'interno di Milano, che avrà delle caratteristiche. Noi pensiamo che innanzitutto la qualità del progetto e del distretto che andiamo a costruire sia di alto livello, visto che Milano è una grande città, anche sotto il piano della sicurezza, dell'accessibilità e della sostenibilità". D’altronde, sulla gestione di un impianto sportivo, Inter e Milan vengono da un’esperienza di lunga data: "Oggi San Siro è già gestito dai due club in maniera molto efficiente e condivisa. Non è una novità dunque, la novità è sicuramente che faremo un investimento significativo per la città insieme. Riconosciamo la storia che è fondamentale, ma è anche nostro dovere garantire il futuro di entrambi i club e un impianto ai tifosi del domani per competere ad altissimi livelli in Europa perché ormai lo stadio diventa un asset fondamentale per il futuro dei club".

San Siro, no alla ristrutturazione

Inter e Milan hanno considerato anche l’ipotesi di adeguare agli standard attuali il Meazza, ma all’interno del progetto presentato al Comune viene spiegato perché quella esposta non sembri una soluzione percorribile: "La struttura presenta una serie di deficit di diversa natura la cui risoluzione avrebbe necessariamente richiesto un massiccio intervento di riqualificazione dai dubbi esiti. Nell'ipotesi della ristrutturazione, si verificherebbero inoltre significativi problemi di convivenza tra un cantiere di tali dimensioni, e l'attività sportiva dei due Club, con allungamento notevole dei tempi di cantiere, problematicità legate a garantire la sicurezza, perdita di ricavi con annessa riduzione per diversi anni della capacità dello stadio ben al di sotto dei 45.000 posti e necessità di disputare parte dei match casalinghi lontano da Milano".

Il Sindaco Sala: "Dura non mantenere promessa 2026 al Cio"

Dopo la presentazione del progetto e le parole di Scaroni e Antonello, il Sindaco di Milano Beppe Sala è intevenuto rispondendo alle domande dei giornalisti: "Non ho detto di essere convinto che serva un nuovo stadio, anzi sono un nostalgico di San Siro. Ho detto che di fronte alla proposta delle squadre è difficile che io mi possa girare dall'altra parte. La cerimonia di apertura dell'Olimpiade 2026? È una promessa del dossier olimpico ed è molto difficile non mantenerla" Poi Sala ha risposto alle domande sui tempi e sulle decisioni da prendere: "Credo che si aprirà anche un bel dibattito politico perché lo stadio di San Siro ha un ruolo importantissimo. Quindi prima capiremo tecnicamente i contenuti della proposta e poi andremo in Consiglio comunale. Io non ho avuto modo di vedere il progetto ma in questo momento devono verificarlo gli uffici, il primo tema è capire se è in linea con il Pgt, con le leggi speciali sugli stadi, bisogna considerare tutto. Sono 750 pagine e prima di esprimere un giudizio aspetto. In generale sul nuovo stadio e sull'abbattimento di San Siro anche il Consiglio comunale deve dare la sua indicazione, non è certamente un tema da vedere come rapporto tra le società e il sindaco o la giunta, l'aula dovrà avere un ruolo importante. È chiaro che io non posso non ascoltare le richieste delle squadre, in teoria c'è anche la possibilità che se noi opponessimo muro totale potrebbero immaginare di lasciare l'area di San Siro e di andare a Sesto San Giovanni, come è stato paventato e a questopunto il dialogo va avviato".