Va ai nerazzurri di Gasperini il match delle 12.30 a Marassi, vittoria per 2-1 che anticipa lo storico esordio in Champions League. Pericolosi Zapata e Kouamé, la sblocca al 76' un rigore del neoentrato Muriel concesso dal Var (fallo di Cristian Zapata sul cugino Duvan). Un altro penalty trasformato da Criscito al 91' fissa il pareggio, ma ai titoli di coda Zapata s'inventa il gol da tre punti. Primo ko in campionato per il Genoa scavalcato in classifica dall'Atalanta
GENOA-ATALANTA 1-2: HIGHLIGHTS
GENOA-ATALANTA 1-2
64' rig. Muriel (A), 91' rig. Criscito (G), 95' Zapata (A)
GENOA (3-5-2): Radu; Romero, C. Zapata, Criscito; Ghiglione (82' Ankersen), Schone, Radovanovic (70' Saponara), Lerager, Barreca (82' Pandev); Kouamé, Pinamonti. All. Andreazzoli
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello; Hateboer, Freuler, Pasalic (56' De Roon), Gosens; Gomez; Ilicic (60' Muriel), D. Zapata. All. Gasperini
Ammoniti: Romero (G), Masiello (A), Ilicic (A), Hateboer (A), C. Zapata (G), Pandev (G)
La squadra di Gasperini va forte lontano dal Gewiss Stadium: i bergamaschi sono rimasti imbattuti nelle ultime 7 trasferte in campionato (5 vittorie e 2 pareggi)
Se la Champions League è alle porte, il presente dell’Atalanta è invece sempre più colombiano. Colpo dei nerazzurri a Marassi, 2-1 rifilato al Genoa con un finale ad alta tensione e una coppia sudamericana sempre più decisiva: vanno ancora a segno Muriel e Zapata, entrambi a quota 3 reti in campionato e marcatori intoccabili nella squadra di Gasperini. Fondamentale l’ingresso nella ripresa dell’ex Fiorentina, devastante Duvan che decide il match al 95’ con una prodezza dalla distanza. Cadono per la prima volta in stagione i rossoblù, esaltati dal pareggio di Criscito ai titoli di coda ma beffati al fotofinish. Tre punti d’oro per l’Atalanta che riscatta il ko contro il Torino, eguaglia il record in trasferta del 1992 (8 gare utili di fila) e si affaccia alla sfida di mercoledì a Zagabria contro la Dinamo.
La cronaca della partita
Ritorno a Marassi per il grande ex Gasperini, allenatore prossimo all’avventura in Champions e dalle due novità in campo rispetto al ko contro il Torino: fuori De Roon e Palomino, dentro Freuler e Djimsiti. Non cambia il trio offensivo a confronto con la baby coppia dei rossoblù, Pinamonti e Kouamé (41 anni in due): Andreazzoli conferma per la terza gara di fila lo stesso undici di partenza. Avvio di gara che premia i padroni di casa a segno con Romero (gol annullato per fuorigioco) e pericolosi sulla catena di sinistra. Nerazzurri che incassano e rispondono prima con Pasalic e soprattutto con Duvan Zapata, protagonista del duello con il cugino Crisitian. Velleitarie le botte dalla distanza di Radovanovic, più insidioso Lerager complice la deviazione di Masiello. La chance migliore del primo tempo è dell’Atalanta con il solito Zapata, girata da buona posizione e parata da Radu che si oppone pure a Pasalic due minuti più tardi. È la ripresa a stravolgere il copione del match, d’altronde dopo la spinta del Genoa (Gollini super su Kouamé) a fare il suo ingresso è Muriel: bastano tre minuti al colombiano per trasformare il penalty concesso dal Var (fallo di Cristian Zapata su Duvan) e sbloccare il match. Nerazzurri che sfiorano il bis (Radu salva sullo scatenato Zapata) ma concedono nel finale di gara: Pinamonti sfiora il jolly dalla distanza, Criscito lo coglie dal dischetto punendo l’intervento di Djimsiti su Kouamé. Partita finita? Manco per idea: è il minuto 95 quando Zapata prende la mira dalla distanza e realizza lo splendido 2-1 che anticipa al meglio la prima notte di Champions dell’Atalanta.