Bologna-Roma, proteste al gol di Dzeko. Medel infuriato, interviene Fonseca. VIDEO

Serie A

Finale acceso a Bologna. Il gol decisivo di Dzeko, al minuto 94, ha origine da un calcio di punizione fischiato contro Santander per un presunto fallo di mano. La Roma riparte velocemente, segna e vince; il Bologna protesta per la decisione di Pairetto e Medel, incontenibile, arriva quasi alle mani con Fonseca, intervenuto per calmarlo

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Il gol che ha decretato la sconfitta incassato quando, cronometro alla mano, il terzo e ultimo minuto di recupero era scaduto da un secondo. Ma non è quel secondo, per quanto decisivo, la ragione delle proteste dei giocatori del Bologna che hanno caratterizzato il finale della partita persa contro la Roma. Dzeko infatti incorna sì il cross morbido di Pellegrini quando l’orologio dice 94’01’’, ma i rossoblù hanno contestato a Pairetto il fischio che c’è a monte di quell’azione, scaturita da una punizione calciata velocemente da Juan Jesus per Veretout, bravissimo poi a sfruttare lo spazio che si ritrova davanti arrivando a servire Pellegrini nell’area bolognese. Un rapidissimo cambio di fronte che nasce da un fallo di mano fischiato in attacco a Santander, nel tentativo di controllare un pallone alto. Tocco con la mano che, per i giocatori del Bologna, semplicemente non c’è stato.

Medel infuriato, Fonseca lo calma

Ecco dunque spiegate le proteste dei rossoblù nei confronti di Pairetto nel momento in cui Veretout riparte palla al piede, proteste che si fanno accesissime quando quella ripartenza si trasforma nel gol decisivo di Dzeko. Il più infuriato di tutti è Medel, che non gradendo l’esultanza dei componenti della panchina della Roma, si dirige verso bordocampo non trattenendo la sua rabbia. Nervosissimo, è necessario l’intervento dell’allenatore della Roma, Fonseca, che veste i panni del paciere cercando di calmare il “Pitbull”. Missione non semplice, portata a termine parzialmente, visto che l’ex interista torna sì sui suoi passi, ma va nuovamente alla ricerca di Pairetto per chiedere spiegazioni, con Juan Jesus, compagno di squadra ai tempi dell’Inter, che prova a farlo ragionare.