Roma, Zaniolo dimesso dalla clinica dopo infortunio e operazione. Le ultime

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Il giovane talento della Roma ha lasciato Villa Stuart a 72 ore dall'intervento al ginocchio dopo l'infortunio rimediato contro la Juventus. Il professor Mariani a Sky Sport: "Domenica aveva gli occhi lucidi, oggi era sereno e sorridente. La rieducazione è importante per ridurre al minimo il rischio di ricadute. Totti? Era più ironico prima di mettersi sotto i ferri". C'è la tabella di marcia per il rientro in campo

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Nicolò Zaniolo torna a casa. Il numero 22 della Roma lo fa a tre giorni di distanza dall'intervento al quale è stato sottoposto lunedì 13 gennaio per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro con associata lesione meniscale, infortunio rimediato nel primo tempo della partita persa dai giallorossi domenica sera all'Olimpico contro la Juventus. Zaniolo ha lasciato la clinica di Villa Stuart da un'uscita secondaria sulla macchina del padre Igor dopo essere stato sottoposto all'ultima visita di controllo da parte del professor Pier Paolo Mariani. Con tutore al ginocchio, ma senza le stampelle che gli erano state portate a Villa Stuart da Alessandro Florenzi domenica sera prima dell'operazione, Zaniolo è ripartito verso casa dove domani comincerà la riabilitazione con i fisioterapisti della Roma e quelli di Villa Stuart.

Mariani: "Domenica aveva occhi lucidi. Totti? Atteggiamento ironico"

Ai microfoni di Sky Sport il professor Mariani ha fatto il punto sul percorso che ora Zaniolo dovrà affrontare, raccontando anche lo stato d'animo del giovane talento della Roma all'arrivo a Villa Stuart: "Domenica aveva gli occhi lucidi, l'infortunio è stato un brutto colpo per lui. Oggi invece era sereno, sorridente e interagiva con gli altri giocatori che ha trovato nel reparto di fisioterapia con cui ha scherzato: è molto più pronto a riprendere questa strada riabilitativa". Mariani ha raccontato l'intervento nei dettagli: "Si è trattato di una ricostruzione del legamento crociato, con associate riparazione meniscali. Lui aveva un menisco esterno rotto, ho cercato di lasciare un ambiente articolare quanto più possibile normale. L'autotrapianto è una tecnica che uso dal 1993, quando operai Aldair, che ha giocato fino a 40 anni". Anche Francesco Totti, come il centrocampista giallorosso, è stato operato dal professor Mariani. Per ben due volte, ricorda il luminare: "Francesco aveva un atteggiamento ironico da romano. Zaniolo non ha lo stesso humor dell'ex capitano. Nicolo già il giorno dopo era pronto e non vedeva l'ora di operarsi per iniziare il recupero". 

"Rieducazione importante per evitare ricadute"

Mariani ha fatto chiarezza anche sui tempi di recupero: C'è un po' di confusione. Io distinguo il protocollo in due fasi: fase medica in cui controllo e seguo l'atleta, poi c'è una fase atletica. Un conto è il ritorno all'attività sportiva, un conto è la performance. Il mio protocollo finisce a tre mesi ed il mio scopo è a 3 mesi ridare alla squadra un giocatore in perfette condizioni con alcune cose da recuperare". Come "un meccanico che restituisce al cliente una macchina riparata quasi pronta. Poi ci deve essere il collaudo, con preparatori e staff medico della squadra che gli ridà qualcosa in più. Io ridò il giocatore dopo 3 mesi, poi tutto dipende da altri fattori legati al giocatore e io non intervengo o faccio previsioni su quello". Importante evitare ricadute: "Il discorso è complesso, non è legato all'entità del recupero. L'intervento assicura stabilità, quella è e quella rimane. Ciò che è necessario in questo periodo di tempo apparentemente lungo è recuperare una serie di meccanismi neuro-motori, quelli che fanno sì che si tenda a evitare o ridurre certi stress. La rieducazione è importante per ridurre al minimo il rischio di ricadute. Quando ad esempio portiamo la nostra macchina al carrozziere per riparazioni, certo non possiamo avere garanzie che la macchina non abbia più incidenti". Mariani lo spiega con una battuta: "Io non faccio il ginocchio meglio del Padreterno, ma lo faccio quantomeno simile al Padreterno. Quindi è normale che si possa rompere una seconda volta, ma questa giocando a calcio è una cosa che può capitare".

Recupero Zaniolo: la tabella di marcia

Nella giornata di ieri Zaniolo era stato sottoposto a rimozione dei drenaggi, medicazione e posizionamento del tutore, avviando poi la ginnastica passiva con il Kinetec, l'elettrostimolazione e sottoponendosi al Bio feed-back. Il talento classe 1999 ha anche provato la prima deambulazione con carico completo. Il programma di recupero ora passa dal primo controllo ortopedico con rimozione dei punti di sutura, in calendario nel 15esimo giorno dall'intervento. In quell'occasione Zaniolo sarà sottoposto a visita fisiatrica e inizierà la riabilitazione. A un mese dall'intervento, il giocatore potrà togliere il tutore e riprendere a guidare l'automobile. La graduale ripresa dell'attività fisica invece potrà avvenire a 60 giorni dall'operazione, inserendo nel programma di lavoro anche l’allenamento sportivo specifico. Con vista sul campo e sul sogno di poter recuperare per l'Europeo.

Nel tardo pomeriggio le foto su Instagram

Sul divano di casa, nel tardo pomeriggio Nicolò Zaniolo ha condiviso due immagini con i suoi follower che hanno espresso tanto affetto per lui in questi giorni.

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