Lega A-AIC, niente accordo su stipendi calciatori: ostacolo è pagamento mese di marzo

Serie A
Alessandro Alciato

Alessandro Alciato

La Lega e l'Aic non sono ancora riusciti a trovare l'intesa sulla questione ingaggi dei calciatori. I club chiedono la sospensione di quattro mesi di pagamenti, il sindacato dei calciatori ne propone uno. E lo stipendio di marzo è il grande ostacolo

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Per il momento, niente accordo fra Associazione Italiana Calciatori e Lega di serie A, tanto che è saltato anche l’atteso vertice. L’ostacolo, oggi come oggi insormontabile ma entro fine settimana chissà, è lo stipendio di marzo.

 

Un passo indietro per capire come funzionano le cose: sull’accordo collettivo c’è scritto che uno stipendio va pagato entro il giorno 20 del mese successivo, nel caso specifico, parlando di quello di marzo, entro il 20 aprile. Trascorsi 20 giorni, un calciatore ha la facoltà di spedire una raccomandata al club di appartenenza chiedendo la messa in mora, e siamo al 10 maggio. Se il club non paga entro il 30 maggio, un calciatore può svincolarsi.  Rifacciamo un passo in avanti, e dal regolamento torniamo all’attualità: l’Aic ha chiesto di spostare il termine del 30 maggio a fine giugno, la Lega che marzo non venga pagato

 

Più in generale, ampliando discorso e orizzonte, la Lega ha formalizzato una proposta per sospendere gli stipendi quattro mesi e l’Aic ha risposto con una controproposta, che prevede il congelamento di un solo mese. Se ne sarebbe dovuto parlare approfonditamente in occasione di un summit già calendarizzato, con il presidente Dal Pino e l’amministratore delegato De Siervo a rappresentare la Lega, e il trio Tommasi-Calcagno-Grazioli per l’Assocalciatori. Considerata l’attuale lontananza fra le parti, si è deciso di risentirsi entro fine settimana, mentre telefonicamente si è riunito il consiglio di Lega. Nei prossimi giorni si continuerà a trattare.