Serie A, come saranno le partite col nuovo protocollo

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Luca Marchetti

Luca Marchetti

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Il Comitato Tecnico Scientifico ha approvato il protocollo della Figc per le gare di Serie A dal 20 giugno. Rimane la norma della quarantena per l'intero gruppo squadra in caso di una positività, ma con al possibilità di aggiornare la norma in base all'andamento dei contagi

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La certezza è che si giocherà senza pubblico: saranno infatti al massimo 300 le persone presenti sugli spalti, gruppi squadra compresi da 60 persone massimo compresi. Questo prevede il protocollo, per cercare di limitare al massimo i rischi.

Arrivo e spogliatoi

Dimenticatevi, almeno per un po’, i classici riti della partita. L’arrivo delle squadre con il saluto dei tifosi nel garage, la ricognizione del campo e 4 chiacchiere prima con l’ex compagno di squadra. Niente di tutto questo: arrivi separati, ingressi separati in campo, addirittura si rientra separatamente negli spogliatoi.

E dimenticatevi pure le immagini delle maglie belle ordinate sui posti di ognuno dei calciatori: una volta che si sanifica lo spogliatoio non potrà entrare nessuno che non sia del gruppo squadra. Dovrà essere garantita la salute: e così invece che le distinte ci si scambieranno le documentazioni sanitarie e la certificazione di sanificazione dei locali. Gli spogliatoi saranno divisi non solo fra squadre ma anche fra titolari e riserve.

In campo e in panchina

In panchina si starà separati, esattamente come in Germania, cercando di rispettare le norme igienico sanitarie. Magari - se possibile - andando in tribuna. In campo non si entra insieme: niente bambini, niente mascotte, nessuna foto di squadra. Insomma tutto quel rituale dell’inizio della partita che ci accompagnava al fischio d’inizio. Le squadre saranno direttamente schierate in campo e poi si inizierà. Bisognerà ricordarsi di non circondare l’arbitro e di “protestare a distanza”. Bisognerà ricordarsi dove si è messa la propria bottiglietta d’acqua perché non sarà possibile mischiarle. Lo staff medico avrà mascherina e guanti.

Nuove positività

Quello che non cambierà - almeno per il momento - è il protocollo della gestione di un eventuale nuovo positivo. Si potrà variare, magari in futuro, ma al momento si tornerebbe al ritiro blindato con la quarantena del “membro squadra” per almeno due settimane. E naturalmente proseguiranno tutti i test sanitari previsti dall’attuale protocollo. Quello che cambia è invece che ci sarà una partita. Sarà diverso, soprattutto all’inizio, ma per far tornare tutto uguale a prima basterà un attimo. Basterà il primo gol.

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