Ibra, in Milan-Verona 4° errore negli ultimi 6 rigori: "Lascio il prossimo a Kessié"

Serie A

Ibra a Sky Calcio Club dopo il pareggio con il Verona: "Sono arrabbiato, il pareggio non va bene e ho sbagliato il rigore: credo che il prossimo lo lascio a Kessié. Scudetto? È importante avere obiettivi, ma il campionato è duro. Dopo tante partite sono un po' stanco e manca la lucidità, per fortuna arriva la sosta". Sugli ultimi 6 rigori calciati, lo svedese ne ha sbagliati 4

MILAN-VERONA 2-2: GOL E HIGHLIGHTS

VIDEO. SILVESTRI DISTRAE IBRA: RIGORE SBAGLIATO

Prima un rigore calciato alle stelle, poi l'ennesimo gol decisivo per completare la rimonta sul Verona. Per Zlatan Ibrahimovic è stata una serata dai due volti. Il suo Milan, nonostante il 2-2, mantiene il primo posto in classifica, ma lo svedese si rimprovera l'errore dal dischetto. L'attaccante rossonero ha fallito tre rigori sugli ultimi quattro calciati, quelli contro Inter (poi gol sulla respinta), Sparta Praga in Europa League e, appunto, Verona (4 su 6 se aggiungiamo quello fallito contro il Cagliari nell'ultima giornata dello scorso campionato). "La faccia è arrabbiata, ovvio – le sue parole a Sky Calcio Club - Il pareggio non va bene, tante occasioni e il rigore sbagliato, penso che il prossimo lo lascio a Kessié. Ma è arrivato un punto, è importante non perdere la fiducia ma è chiaro che, con questa classifica, vogliamo vincere tutte le partite". Ibra poi scherza su un simpatico episodio prima del rigore, con il portiere Silvestri che qualche istante prima del tiro gli ha urlato "L'ultimo l'avevi sbagliato, eh?": "Aveva ragione, l'ultimo l'ho sbagliato", la battuta dell'attaccante del Milan.  

"Scudetto? Bisogna avere degli obiettivi, campionato duro"

Ibrahimovic, però, non perde la fiducia nella sua squadra e crede anche nello scudetto: "Bisogna sempre avere degli obiettivi. È divertente giocare, ma non possiamo essere contenti solo per quello. Almeno questa è la mia filosofia. Ci sono tante squadre che lottano, qualcuno ancora non è al top. Il calendario è molto impegnativo, bisognerà vedere anche chi arriverà meglio fisicamente nella fase decisiva. Serie A più debole? Forse sono io che sono più forte. Ma devo dire che tante squadre sono migliorate, tipo Verona e Atalanta non erano così prima. Ho giocato in tanti paesi, la Serie A il campionato più difficile per un attaccante".

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"Sono stanco e manca lucidità, per fortuna arriva la sosta"

L'attaccante chiarisce poi l'episodio della reazione dopo la sostituzione in Milan-Lille: "Ce l'avevo con me stesso. Ci sono tante partite da fare, quando la fatica entra in testa non è possibile stare sempre al 100%. Meno male che arriva questa sosta adesso, così stacco e riposo un po'. Anche in questa partita mi mancava lucidità e cattiveria davanti alla porta, non c'ero. Non voglio riposare? Se Pioli mi dice che devo giocare 45 minuti, io da professionista lo faccio. Ricordo l'Europa League dai tempi del Manchester United, è molto pesante perché generalmente il giovedì è un giorno di riposo. Ma io mi sento come un bimbo, voglio giocare. Poteva essere anche il contrario, cioè che non riuscivo a giocare più, quindi è meglio così".

"Rinnovo? Dopo il rigore, è difficile..."

Sul duello con CR7 e sull'assenza di Champions League e Pallone d'Oro nel suo palmarès aggiunge: "Decidete voi chi è il più forte. Non mi disturba più di tanto non aver vinto dei trofei. È bello vincere, ma non mi serve questo per dire che sono forte. Sto giocando e sto provando a fare il mio meglio per aiutare i miei compagni". Capitolo rinnovo: "Dopo il rigore sbagliato, è difficile", conclude Ibra con una battuta.  

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