Inter, Vidal a Sky: "Non ho paura di pronunciare la parola scudetto"

Esclusiva
Matteo Barzaghi

Matteo Barzaghi

In esclusiva a Sky Arturo Vidal svela i suoi obiettivi per il 2021: "Lo scudetto è il mio obiettivo, farò di tutto per tornare a vincere con Conte. All'Inter non si è visto ancora niente del vero Vidal. L'avversario più pericoloso? La Juventus"

Raccontaci questa prima parte di stagione, traccia un bilancio dei tuoi primi mesi al'Inter: cosa ti è piaciuto e cosa puó migliorare?

"Sono qui da 3-4 mesi e sono tornato a lavorare tanto con il mister, come quando era alla Juve. Mi ero dimenticato questo al Bayern e al Barcellona, mi è piaciuto tanto tornare e allenarmi così come sto facendo".

 

Quanto ha fatto male l'eliminazione in Europa, cosa vi ha insegnato?

"Il mio sogno è vincere la Champions. È difficile, questo è un progetto nuovo, ci sono giocatori giovani che hanno fame di vincere qualcosa. Sono molto triste di essere fuori dalla Champions, ma abbiamo due obiettivi su cui puntare, dobbiamo fare il massimo".

 

In campionato invece le cose funzionano, qualcuno ha paura di pronunciare quella parola, tu l'hai scritta sui social, scudetto. Si puó pronunciare?

"Dopo la sconfitta in Champions certo che avevamo paura di fare male, perché avevamo tanta voglia di fare bene in quella competizione. Abbiamo giocato tante partite dopo l'eliminazione in cui volevamo prendere punti e prima avevamo sbagliato. L'importante è lavorare bene, perché sappiamo che quest’anno è dura.

 

Peró si puó pronunciare la parola scudetto?

"Sì sì, certo. Io non ho paura si pronunciarla, ho vinto tanto, compresi scudetti sia qua sia in Germania e in Spagna e sento che questo è il mio obiettivo. Ma dobbiamo lavorare ogni giorno, pensare partita per partita, poi vedremo se siamo all'altezza di conquistare il titolo".

 

Tu hai vinto ovunque: Italia, Germania, Spagna, anche col Cile. Cosa manca, se manca qualcosa, a questa Inter per vincere, in cosa dovete migliorare?

"L'anno scorso l'Inter è stata vicina a vincere lo scudetto. Era una squadra giovane che lavorava tanto, ma ha sbagliato in momenti decisivi, partite in cui non si possono commettere passi falsi. Per questo quest'anno dobbiamo stare attenti, concentrati, è un momento difficile ma dobbiamo tirare fuori tutti il massimo e sbagliare meno rispetto all'anno scorso per raggiungere il nostro obiettivo, che è lo scudetto".

 

Quale avversario temi di più in campionato?

"La Juventus è l'avversario più pericoloso. Sono forti, hanno fiducia in quello che fanno, vincono da 9 anni ma non si vogliono mai accontentare e hanno tutto per confermarsi la squadra più forte anche quest'anno. Ma da parte nostra abbiamo fiducia nel lavoro che stiamo facendo".

 

Tra le rivali c'è la Juve, il tuo passato. Quando hai firmato per l'Inter hai pensato agli anni vissuti con quella maglia?

"Sempre. Sono stato 4 anni alla Juventus, è stato bellissimo, potrei parlare dei bianconeri per una settimana...Ma adesso sono concentrato sul futuro, del nuovo percorso he sto facendo in Italia. Non ho mai avuto contatti con la Juventus, con il mister invece ero sempre in contatto, anche prima di arrivare all'Inter, parlavamo di andare in un'altra squadra insieme. Ho avuto questa opportunità e ho detto 'Sì, voglio seguirti e fare il massimo per vincere di nuovo insieme".

 

Hai pensato a cosa proverai quando affronterai la Juve da avversario?

"È già successo con il Bayern, adesso sono all'Inter e devo fare il massimo per questa squadra, lasciare il cuore sul campo":

 

Il Vidal di oggi tatticamente in cosa è cambiato?

"Con la Juventus giocavo più avanti, avevo più possibilità di fare gol. L'Inter gioca in modo diverso, non ho avuto tante opportunità di segnare ma a poco a poco arriveró alla mia classica posizione".

 

Qualcuno ha detto: 'All'Inter non si è ancora visto il miglior Vidal'. Vero o falso?

"Vero. Fino ad ora ho fatto quello che vuole il mister: aiutare la squadra, farla maturare. Manca il vero Vidal, in Italia sanno come sono".

 

Confrontiamo il Conte di oggi con quello con cui hai lavorato in passato. Uguali o diversi?

"Avevo dimenticato come si lavora con lui... Ero andato al Bayern e al Barcelona, dove si lavora in modo differente rispetto all'Italia. Poi sono tornato qua e Conte mi ha dato una 'svegliata' molto forte. Ma va bene così, mi piace. Ogni giorno mi alleno per essere un grande giocatore e vincere qualcosa".

 

La mentalità è sempre la stessa?

"Certo, è rimasta identica, altrimenti sarei rimasto in Cile in vacanza o al mare".

 

Anche Conte?

"No! Mi sembra che si lavori ancora più duramente qui, lui fa di tutto. Alla Juventus era più tranquillo".

 

Quante volte in passato sei stato vicino all’Inter? Ogni anno sembrava dovessi arrivare. Come hai vissuto questo lungo corteggiamento?

"È vero. Sono stato troppo vicino sempre all'Inter, i dirigenti hanno fatto di tutto per portarmi qua, ma non era ancora arrivato il momento giusto. Con il mister ho un buon rapporto, voglio fare il massimo per mostrare di nuovo a tutti il miglior Vidal. Sono già al 100%, sto bene".

 

Qual è la cosa che ti è piaciuta di più di questa maglia?

"Che c'è gente che ha tanta fame come me, giovani che vogliono dimostrare di essere forti".

 

Una cosa che mi ha colpito quando sei andato via da Barcellona sono stati i tanti messaggi di Messi e dei tuoi ex compagni. Tutti salutavano non solo un grande calciatore, ma anche un grande uomo. È questo il bagaglio che porta Arturo Vidal in una squadra?

"Sì, secondo me questo è quello che non si vede in campo, quello che un giocatore fa ogni giorno con il resto della squadra. Io sono sempre leale. La gente mi fa sentire il suo affetto, il suo riconoscimento. L'ho sentito alla Juve, al Monaco, a Barcellona ed è bellissimo".

 

Per chiudere: ci confidi un desiderio per il nuovo anno?

"Nel 2021 sarei felice se... vincessi! Voglio vincere e fare il massimo. Far emergere il vero Vidal e poi desidero che i miei bambini siano felici.

 

La cresta rimane?

"Sì, quella sempre..."