Assemblea Lega Serie A: verso il divieto d'ingresso in tutti gli stadi per i razzisti

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Il razzismo al centro dei temi dell'Assemblea della Lega Serie A che si è tenuta questo giovedì a Lissano. I club vanno verso una linea ancora più rigida: chi offenderà giocatori avversari con cori o offese di stampo discriminatorio e razziale verrà escluso dagli impianti. Questa le misura che le società di Serie A vogliono attuare nel breve termine

All'International Broadcast Centre di Lissone si è tenuta questo giovedì l'Assemblea della Lega Serie A. Al primo punto dell'ordine del giorno è stata affrontata la questione razzismo negli stadi. A tutti i club presenti sono stati mostrati gli sviluppi della campagna "Keep Racism Out" promossa dalla Lega Serie A nella scorsa stagione e confermata anche per l'annata in corso. La linea dei club è quella di attuare misure molto più rigide nei confronti di chi sarà ritenuto colpevole di aver rivolto offese di stampo discriminatorio e razziale in uno stadio. Nella precisione, si va verso l'esclusione delle persone accusate di razzismo da ogni stadio. La linea della Serie A contro le discriminazioni razziali si fa sempre più dura. 

Cairo: "Contro il razzismo tolleranza zero"

Intervenuto al Festival dello Sport, il presidente del Torino Urbano Cairo aveva parlato anche del tema legato al razzismo: "In assemblea di Lega si è parlato del tema in maniera forte. Il razzismo è una cosa intollerabile a nessun livello e appartiene alla preistoria. Verranno prese misure importanti, perché non è accettabile. Deve esserci tolleranza zero". 

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Thuram: "I giocatori e gli allenatori bianchi possono fare tanto"

Anche Lilian Thuram, ex giocatore tra le altre di Parma, Juventus e Barcellona, ha parlato del tema legato alle offese di stampo discriminatorio negli stadi. Questo il suo appello fatto questo giovedì al Festival dello Sport: "I giocatori bianchi e gli allenatori bianchi possono fare tanto, se non fai niente vuol dire che accetti uno stato di cose. I giocatori devono dire: 'Sì, c’è razzismo in Italia'. E lo dici perché ami l’Italia e vuoi cambiare le cose. Quando gridi che Koulibaly è una scimmia tu fai violenza: non colpisci solo lui ma tanta gente. Per uscire dal razzismo tu non devi pensare come un francese, un italiano, un nero, un bianco, un senegalese, ma come un essere umano". 

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