Quando manca soltanto Venezia-Fiorentina, andiamo a rivedere con Stefano De Grandis i migliori dell'ottava giornata tra chi ha lasciato il segno in positivo, e chi in negativo. Le sorprese non sono mancate: dal redivivo Josip Ilicic, allo slalomista Felipe Anderson passando per il toro... matato Lautaro Martinez
FELIPE ANDERSON: voto 8
Nel primo tempo, contro l’Inter gioca lui. Da solo. E consuma l’erba sulla fascia destra, accelerando, zigzagando, a volte sgommando. Come avesse un joystick per i comandi. E porgendo a Basic la palla (sprecata) dell’1-1. Poi nel secondo tempo la decide, lasciando a terra non solo Dimarco ma tutta l’Inter. SLALOMISTA
SAMU CASTILLEJO: voto 7,5
Passa dallo sgabuzzino al prato di San Siro, per il sold out dell'infermeria rossonera. E quando entra il Milan è sotto di due gol. Allora comncia a correre, per smettere solo a 3-2 acquisito, davanti a una doccia fumante. Ci mette scatti, dribbling, una caduta da rigore e un cross per l’autogollonzo di Gunter. PIROTECNICO
JOSIP ILICIC: voto 7,5
Due gol su azione contro l’Empoli, più i tre con la sua nazionale slovena nelle qualificazioni mondiali. Non buttasse via un rigore, sarebbe da 9, ma resta Capitan Uncino, per la capacità di agganciare e gestire palloni col suo sinistro. Sta tornando in forma e questo spalanca nuove prospettive per il Gasp. REDIVIVO
GIANLUCA SCAMACCA: voto 7
Quando gioca con continuità segna. Inevitabilmente. In mezzo al traffico, come nel primo caso, o davanti alla linea di porta, come nel secondo. Il guaio è che deve giocarsi il posto con l’altro promesso centravanti della nazionale, Raspadori. Che spreco. Ma Scamacca ha tutto: tecnica, fisico ed esuberanza. PREPOTENTE
WOJCIECH SZCZESNY: voto 7
Fa una sola parata, ma basta per alimentare tutti i dibattiti post Juve Roma. Il calcio è una ruota e dopo gli insulti, ecco la gloria per il portiere della Juve. Che non prende gol da quattro partite. CHIRURGICO
JORDAN VERETOUT: voto 5
Primo errore dal dischetto in giallorosso. Nell’unico rigore che un romanista non può sbagliare. E forse per questo sbaglia. Sfiora il palo - e il riscatto - con un piattone a rientrare dal limite. Ma non è la sua giornata. SCOSSO
LORENZO INSIGNE: voto 4
Quattro, come i rigori sbagliati negli ultimi sei. Ma quattro, per tutto quello che viene DOPO l’errore dal dischetto… Sguardo perso, controlli sbagliati, giocate forzate e fallimentari. Un crollo psicologico non fa capitano, che porta il Napoli a pochi minuti dal primo passo falso. Sostituzione inevitabile. DEPRESSO
LAUTARO MARTINEZ: voto 4
Stavolta del Toro ha solo lo sbuffo feroce che esce dalle narici dopo il gol di Felipe Anderson. Che lui scambia per un pijador. Lo affronta in campo, lo minaccia, poi lo va a cercare negli spogliatoi. Utilizzasse quelle energie in campo, invece di sprecare tutti i palloni a disposizione da quando entra, il suo apporto sarebbe più utile. MATATO
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