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Lotta pirateria: l'intervento di Andrea Duilio, ad Sky Italia, al Festival dello Sport

Serie A

L'amministratore delegato di Sky Italia, durante il dibattito “Gli stati generali del calcio italiano" nell’ambito del Festival dello Sport, ha affrontato il tema della pirateria, che continua ad essere un grande problema per il nostro calcio: "In Inghilterra ti bloccano subito, servono leggi tutela"

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“È sanissimo rimettere a posto i costi ma per aumentare i ricavi bisogna combattere seriamente la pirateria”. Lo ha detto Andrea Duilio, amministratore delegato di Sky Italia, durante il dibattito "Gli Stati generali del calcio italiano", organizzato in occasione del Festival dello Sport di Trento. “Nel Regno Unito se c’è qualcuno che pirata un contenuto nel giro di qualche minuto viene bloccato - ha spiegato Duilio- In Italia ci vogliono due giorni, bisogna andare in tribunale, la partita è finita e c’è già quella dopo. Non ci sono leggi equivalenti che tutelano quel tipo di diritto. Ricordiamoci che la pirateria è un problema per noi pay-tv ma è un problema -e non tutti lo capiscono- anche per le squadre di calcio. La pirateria banalizza il prodotto, se io comincio a non pagare per vedere qualcosa, quel prodotto automaticamente vale molto meno non oggi ma nei prossimi anni. Nel percepito delle persone vale molto meno. La pirateria toglie posti di lavoro nel tempo, dà soldi alla malavita, porta a non dare entrate allo Stato e cosa ancora più importante è una forma di non rispetto per tutti gli italiani che pagano e sono quelli che poi portano i ricavi. La pirateria è la principale differenza tra Italia e UK”.

Sul palco, insieme al presidente Figc Gabriele Gravina, a quello della Lega Serie A Lorenzo Casini, al Ceo di Dazn Italia Stefano Azzi, c’era anche il presidente del Torino e di RCS Urbano Cairo, che ha invitato a intervenire su costi e stipendi: “Oggi siamo in un momento in cui si perdono soldi -le parole di Cairo- C'è un indebitamento preoccupante, mentre dieci anni fa eravamo messi benissimo. I sistemi e anche le aziende si risanano, non c'è niente di irreparabile. Il calcio italiano può tornare ad alto livello ma dobbiamo cambiare registro". Secondo il presidente del Torino, "aumentare i ricavi è l'obiettivo che abbiamo anche se non è facile. Dobbiamo intervenire sui costi, cioè gli stipendi e quel che si è visto in passato è che pur aumentando i ricavi le società non sono andate meglio perché gli stipendi sono aumentati anche più velocemente. Dobbiamo stare attenti ai costi e metterli sotto controllo e andare avanti sui vivai e sui giovani". Quindi, Cairo ha affrontato il tema di diritti tv e pirateria: “Il calcio italiano di qualche anno fa era davanti nei diritti televisivi rispetto agli altri campionati. Dal 2012 al 2022, i ricavi sono cresciuti in maniera più lenta. Questo ci ha fatto fare dei passi indietro. La lotta alla pirateria è un tema fondamentale, tra Sky e Dazn ci sono 5 milioni e mezzo di abbonati, il cosiddetto “pezzotto” ha circa 2 milioni di spettatori, questo significa un 30% in più di possibili ricavi. Ma lo Stato deve aiutare".