Maldini sul rinnovo di Leao: "Avremmo voluto chiuderlo prima del Mondiale"

MILAN

Dopo essere stato premiato come miglior direttore sportivo insieme a Frederic Massara durante i Globe Soccer Awards di Dubai, Paolo Maldini ha affrontato i temi rossoneri più caldi ai microfoni di Sky: "Avremmo preferito chiudere il rinnovo di Leao prima del Mondiale, con Bennacer possiamo sentirci anche in questi giorni". Nel futuro del Milan c'è spazio anche per Ibrahimovic: "Lo abbiamo rinnovato per averlo nel ritiro di Dubai e speriamo in campo già a gennaio"

TUTTI I VINCITORI DEI GLOBE SOCCER AWARDS

Paolo Maldini è stato premiato come miglior direttore sportivo, insieme al fidato collega Frederic Massara, nel corso dei Globe Soccer Awards di Dubai. Il coronamento di un 2022 stupendo, culminato con la conquista dello scudetto e il ritorno agli ottavi di finale di Champions League. "Non sono proprio un direttore sportivo", ha dichiarato Maldini a Sky Sport, "la figura che ricopro (responsabile dell'area tecnica, ndr) non è in tutte le squadre, me la sono un po' cucita addosso, ma sono contento di essere stato gratificato in questa mia nuova veste dopo ormai quattro anni".

 

I rinnovi di Leao e Bennacer

Per un dirigente, a differenza del calciatore, non c'è mai tempo per riposare. Le situazioni da affrontare sono tante, a cominciare dal rinnovo di contratto di due perni della rosa rossonera, Rafael Leao e Ismael Bennacer: "C'era la volontà di chiudere prima del Mondiale, almeno per chi partecipa", ammette Maldini, "ma sono discorsi che portiamo avanti da mesi, se non anni, e quando sarà il momento di prendere una decisione lo faremo. Con Bennacer abbiamo la possibilità di continuare a sentirci in questi giorni". 

 

Il ritorno di Ibrahimovic

A Dubai c'era anche Zlatan Ibrahimovic. Ricevuto un premio alla carriera, ha però puntualizzato di voler ancora essere protagonista in campo. E Maldini lo accoglie a braccia aperte: "Quando lo abbiamo rinnovato, è per questo. Lo aspettiamo al ritiro di Dubai e speriamo di vederlo di nuovo protagonista già a gennaio". Il dirigente rossonero ha anche parlato delle aspettative che devono sopportare i giovani di oggi, sull'esempio anche di suo figlio Daniel e dell'ultimo esordiente azzurro, Simone Pafundi, sceso in campo con la Nazionale a nemmeno 17 anni compiuti: "Ognuno ha le sue esperienze, io per esempio, così come mio figlio, non ho mai avvertito la leggerezza del giovane. Da figli d'arte è più facile avvertire la pressione addosso. I consigli si possono dare, ma molto dipende da come ognuno vive la propria situazione e con i tempi di oggi è cambiato molto". Un commento anche sulla lotta scudetto contro il Napoli, che rievoca il duello del 1988: "Erano anni bellissimi per il calcio italiano, che ricordo con molta gioia. Quello scudetto per noi fu l'inizio di 25 anni di successi. Ora con il loro percorso stanno oscurando il lavoro delle altre, compreso il nostro, che abbiamo appena due punti in meno di un anno fa. Si meritano i complimenti".