Spalletti prima di Sampdoria-Napoli: "Ci girano le scatole per il ko contro l'Inter"

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Le parole dell'allenatore alla vigilia della trasferta di Marassi: "Ci saranno 3/4 cambi ma non dipendono dalla prestazione di Milano, erano già previsti". Prima della conferenza un minuto di silenzio per ricordare sia Sinisa Mihajlovic che Gianluca Vialli: l'aneddoto di Spalletti su una sfida con Luca quando ancora era calciatore

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Luciano Spalletti vuole archiviare presto la sconfitta di mercoledì contro l'Inter, la prima in campionato del Napoli, la seconda stagionale dopo quella ininfluente di Liverpool nell'ultima giornata dei gironi di Champions: "Probabilmente è giusto, come ha detto qualcuno, che una sconfitta ci può stare, ma la realtà è che ci girano le scatole".

"Non abbiamo giocato con la voglia e la determinazione solite"

Spalletti è stato molto critico sull frenata di San Siro, non cullandosi per nulla su quanto fatto finora: "Dalla sconfitta con l'Inter abbiamo imparato che non abbiamo più 8 punti di vantaggio ma solo 5. Giusto che una sconfitta ci possa stare, come dice qualcuno, ma la verità è che ci girano le scatole. Non vogliamo accontentarci della classifica e del vantaggio, ma vogliamo giocare le partite, anche quelle più difficili, con la stessa voglia e determinazione per fare risultato pieno e nell'ultima non lo abbiamo fatto. Le scelte di formazione non saranno prese in base all'ultima prestazione, ma erano già previste prima di Milano. Ci saranno tre o quattro cambiamenti come è giusto che sia".

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Il di Vialli e quell'aneddoto dell'amichevole fra Entella e Samp

Prima dell'inizio della conferenza, Spalletti ha chiesto un minuto di silenzio per ricordare sia Gianluca Vialli che Sinisa Mihajlovic. Ha poi ricordato un suo aneddoto sull'ex attaccante della Sampdoria: "Ho un ricordo personale di Vialli: nella stagione 1985/1986 giocavo a Chiavari, lui nella Samp, spesso facevamo delle amichevoli settimanali. Su una palla lunga mi ritrovai a correre con lui, nel confronto caddi a terra e l'arbitro fischiò fallo. Si fece poi altri 20 metri di corsa per venirmi a dare la mano e aiutare a rialzarmi, si vedeva come fosse un fuoriclasse senza perdere l'umiltà. Aveva carisma ed è stato un precursore di grandi idee e visioni sia in campo che fuori: uno dei primi attaccanti a pressare in avanti, uno dei primi ad andare in Inghilterra e nella doppia figura di giocatore-manager, uno dei primi commentatori, me lo ricordo bene a Sky per competenza e rispetto. Ha speso tutto se stesso per noi, lo abbiamo visto anche negli ultimi Europei. Lo ringrazio davvero per quanto fatto".

 

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