Milan, Cardinale sarà presente a San Siro contro la Roma

Serie A
Peppe Di Stefano

Peppe Di Stefano

L’eliminazione dalla Coppa Italia ha fatto riemergere un'incertezza generale in casa Milan. Tre obiettivi sono già sfumati a gennaio (fuori dalla Champions, fuori dalla Coppa Italia e fuori virtualmente dalla corsa scudetto). Non era mai successo nell’era Pioli, ma non è stato preso in considerazione il cambio in panchina. Eppure il popolo rossonero pretende qualcosa di più. Intanto domenica 14 gennaio Cardinale sarà presente a San Siro per assistere a Milan-Roma

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È bastata una sconfitta per far sprofondare nuovamente il mondo Milan: 100 minuti, 2 gol subiti, qualche episodio contestato, una marea di rimpianti e di altrettanti fischi a fine gara. Il ko contro l’Atalanta e l’immediato "day after" fotografano perfettamente la stagione dei rossoneri. Eppure stavolta sembrava che il peggio fosse alle spalle. 16 punti ottenuti su 18 disponibili prima della gara di Coppa Italia contro i nerazzurri di Bergamo, facevano pensare a una rinascita. Ed invece nuova sconfitta, vecchi dubbi che riemergono e un'incertezza generale che oramai avvolge con cadenza mensile l’ambiente rossonero. 

 Le colpe vanno equamente divise

A metà stagione il Milan ha già detto addio a 2 obiettivi, forse anche 3. Fuori dalla Champions, fuori dalla Coppa Italia e virtualmente fuori dalla corsa scudetto. Non era mai successo nell’era Pioli. Allenatore al quale va dato il merito di aver riabilitato in questi anni il Milan e di averlo riportato alla vittoria di uno scudetto. Ma oggi il popolo rossonero pretende qualcosa di più. Come da programma Cardinale sta arrivando a Milano per assistere a Milan-Roma. E non solo. L’involuzione è palese, e sarebbe ingiusto indicare l’allenatore del Milan come unico responsabile. Le colpe e le responsabilità vanno equamente divise, tra chi allena, chi gioca e chi gestisce e coordina il mondo rossonero. Ecco perché non è mai stata presa in considerazione - almeno fino ad oggi - da parte del management del club il cambio in panchina.

La crisi rossonera, dall'infermeria al campo

Che questo Milan potesse e dovesse fare di più era scontato. Ma la crepa è più ampia: coinvolge il campo, l’infermeria e in generale una rosa ad oggi non in linea con gli investimenti fatti e le aspettative di inizio stagione. I tanti passi falsi contro le grandi sono uno dei limiti di questo Milan, che adesso deve far sì che la stagione prenda una piega differente da quella attuale. Restano da salvaguardare un posto tra le prime 4 in campionato e l’Europa League. In palio la qualificazione alla prossima Cchampions League e un trofeo: l’unico vero modo per salvare la stagione, e non rimanere a giugno con un carico di rimorsi e di rimpianti.