Bari, Tonucci: "La B è una giungla, attenzione"

Serie B
Denis Tonucci, difensore del Bari (Getty)
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Roccioso, una certezza. Titolare fisso della retroguardia biancorossa, ecco Tonucci: "L'intesa è ottima, dobbiamo lavorare sulla voglia di crescere. Con Colantuono abbiamo fatto un patto: noi dobbiamo blindare lo 0-0, poi lì davanti un gol viene fuori, specie con tutta la qualità che abbiamo"

Dalla B alla T. Quando una consonante fa la differenza. Bonucci? No, Tonucci. Denis. Pure lui difensore, ma dalla Juve passiamo al Bari. Anche se - con le dovute proporzioni - il biancorosso è sempre più leader della difesa di Colantuono. Toh, come Bonucci qualche anno fa, quando in coppia con Ranocchia era uno dei migliori centrali della Seria A. Queste le parole di Tonucci in conferenza stampa. Si descrive così: "Leader no, diciamo carismatico, mi fa piacere. I tifosi sono sempre l'arma in più che possiamo utilizzare vista la grande piazza che è Bari, Chiedono il massimo impegno e di onorare la maglia e noi lo facciamo: o almeno ci proviamo".

La scalata di Tonucci - Fari spenti in avvio di stagione, poi la scalata alla maglia da titolare: "All'inizio ero dietro Moras e Di Cesare, poi gli infortuni e gli eventi mi hanno portato ad essere titolare. Gli stimoli non mi sono mai mancati, non sono un campione e devo fare forza su altre qualità". In Puglia ha le radici, poi le nuove certezze dopo l'esperienza a Brescia: "Per me è quasi normale partire come riserva, per poi guadagnarmi il posto sul campo" sorride. Con Capradossi compone una coppia di centrali quasi inedita: "L'intesa è ottima, dobbiamo lavorare sulla voglia di crescere. Con il mister abbiamo fatto un patto: noi dobbiamo blindare lo 0-0, poi lì davanti un gol viene fuori, soprattutto con tutta la qualità che abbiamo". 

Colantuono e...Johnny Depp - Qualcuno lo ha paragonato a Johnny Depp: "E' anche il mio attore preferito!". Ha un'insegnante d'eccezione come Colantuono: "Da quando è arrivato il modo di difendere è cambiato tanto. Vuole che corriamo in avanti perchè si fa meno fatica". Le maniere forti? "Solo quando necessario. Col Cesena ho rivisto il contatto, penso che in area il gioco fisico e le trattenute sono sempre tante. Quando ci sono le palle inattive in favore nostro, ci sono anche tanti interventi al limite. E' stata una situazione in cui ci siamo tirati insieme e l'arbitro non ha fischiato. Poteva darlo come no. In area è una guerra in tutte le partite". Riflessione sul campionato: "La B è una giungla, bisogna fare attenzione con tutti".

Sulla prossima partita - Continua Tonucci: "Ci sono tanti bravi ragazzi, Marino in primis: sarà un piacere rivederlo. L'ho vissuto un anno l'anno scorso e credo sia un grande uomo. Monachello? Nonostante gli infortuni, con noi ha fatto discretamente bene. E' un calciatore importante, con qualità, massimo rispetto e massima attenzione. Ma c'è anche Avenatti: però tranquilli, perchè al loro attacco ci stiamo pensando già dalle 18 di sabato". I migliori attaccanti: "In categoria i migliori davanti sono Antenucci, Cacia e Pazzini. Sono i tre top. Il quarto top ce l'abbiamo noi: è Floro Flores. Si vede che ha giocato sempre in serie A".