Pisa, Gattuso: "Non stiamo bene, abbiamo paura"

Serie B
Gennaro Gattuso, allenatore del Pisa (foto @ACPisa1909)
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"La squadra ora come ora non fa nulla, soffre soltanto gli avversari dal primo momento  e poi paghiamo subito il minimo errore. E’ una questione di testa e fisica, bisogna soltanto assumersi le proprie responsabilità e guardare avanti", ha detto il tecnico

Non riesce a festeggiare con una vittoria il suo 108° compleanno il Pisa di Gennaro Gattuso, i nerazzurri perdono in casa contro il Cesena e non riescono così a risalire in classifica dopo la penalizzazione dei giorni scorsi. I toscani si trovano al penultimo posto con 32 punti e nel prossimo turno affronteranno l’Avellino. Decide una rete di Ciano al 53’ e così, ai microfoni di Sky Sport, l’allenatore dei nerazzurri ha analizzato il complicato momento del suo gruppo.

L'analisi del match e del momento

"Anche nel primo tempo siamo stati molto confusionari, questa è una squadra che in questo momento non sta bene fisicamente, l'ho già detto e si vede. Soffriamo non abbiamo forza e al primo momento di difficoltà veniamo puniti. Stiamo pagando tutto questo ma il Pisa ora è una squadra che ha paura, specialmente quando gioca in casa e a livello fisico ci sono altre formazioni che stanno nettamente meglio di noi. Il problema è questo ed è un dato di fatto. Come se ne esce? Abbiamo provato anche a stare in ritiro tutti insieme ma il problema è che in questo momento le chiacchiere stanno a zero, noi parliamo di convinzione tutti giorni ma questo non basta, bisogna giocare con grande qualità e tutto questo adesso ci sta mancando. Nel primo tempo abbiamo avuto due occasioni ma la squadra ora come ora non fa nulla, soffre soltanto gli avversari dal primo momento e quando ci abbassiamo un po' paghiamo subito, è una questione di testa e fisica, bisogna soltanto assumersi le proprie responsabilità e guardare avanti, le chiacchiere se le porta via il vento".

Sul futuro

"Se si guarda bene si vede che cambiamo spesso, abbiamo anche cambiato modulo in corso durante la gara di oggi per cercare di fare da schermo al loro vertice basso; in questo momento stiamo pagando tutto e anche chi entra o che deve giocare dal primo minuto ma viene da infortuni non sta bene ed è difficile. Abbiamo 4-5 giocatori ancora in infermeria, abbiamo visto che con la difesa a tre non possiamo giocare perché quando abbiamo provato abbiamo sempre sofferto molto. Sicuramente io e il mio staff dovremo trovare delle soluzioni ma secondo me è tutta una questione di testa e di livello fisico, è evidente. Se io resto? Sarai un ebete se venissi ad analizzare una sconfitta così sorridendo, mi prendo le mie responsabilità. Sono mie le scelte, le faccio io e quindi non posso essere felice di quello che sto vedendo. Sono rammaricato, mi aspettavo che dopo il pareggio di Perugia anche a livello caratteriale i ragazzi facessero qualcosa in più, invece anche oggi si è vista una squadra molto spenta. Abbiamo sofferto in modo incredibile sotto tanti punti di vista e così sicuramente è difficile, però vediamo guardiamo avanti e dopo si vedrà".