Serie B: risultati, classifica e GOL della 7^ giornata

Serie B
Esulta Dimitri Bisoli, a segno come Caracciolo nella vittoria del Brescia ai danni del Perugia (Foto LaPresse)

Equilibrio al vertice della Serie B dopo la 7^ giornata: gli umbri cadono a Brescia ma non ne approfittano le inseguitrici. L'Avellino supera in rimonta gli azzurri, siciliani bloccati ad Ascoli. Carpi battuto da Zeman, lo Spezia stende il Bari. Inzaghi risorge a Terni, respira la Pro Vercelli: Cesena nei guai

RISULTATI E CLASSIFICA DELLA SERIE B

Traffico al comando e nuove sorprese in Serie B, campionato che ha riservato un altro appuntamento con la 7^ giornata. Un turno utile a delineare le gerarchie dalla vetta alla coda della classifica dopo il primo assaggio al Tardini. Non hanno deluso gli impegni esterni delle squadre di testa, incroci che promettevano gol e spettacolo nella corsa alla promozione. Mai così prolifico negli ultimi 6 anni (167 reti nei primi 540’ stagionali), il bilancio del torneo va ritoccato con i risultati maturati negli incontri di sabato.

BRESCIA-PERUGIA 2-1

6' Han (P), 65' Caracciolo (B), 80' Bisoli (B)

Seconda sconfitta di fila in trasferta per il Perugia di Giunti che, dopo lo scontro diretto perso a Palermo, inciampa al Rigamonti nonostante il vantaggio provvisorio di Han. Resta un tabù l’impianto bresciano per gli umbri, qui lontani 43 anni dall’ultima vittoria e battuti per mano della squadra di Boscaglia. Ad inizio ripresa apre il 19enne nordcoreano, 6 gol in campionato per il talento concesso in prestito dal Cagliari, tuttavia a prendersi la scena è l'infinito Caracciolo che ribalta le sorti del match: entrato al 61' in luogo di Ferrante, l'Airone realizza il pareggio al 65’ (125 centri totale in Serie B) e propizia il sorpasso firmato dal figlio d'arte Bisoli. Se il traffico al comando contempla quattro squadre in attesa del Frosinone, il Brescia si prepara nel migliore dei modi a completare i 70' restanti di Terni nel recupero di martedì sera. L'ex Giunti resta a bocca asciutta e paga le pause del suo attacco super (15 reti), reparto a segno solo 2 volte negli ultimi 270'.

ASCOLI-PALERMO 0-0

Proseguono le difficoltà esterne del Palermo di Tedino, abbonato ai pareggi (tre su tre) lontano dal Barbera. Se i siciliani restano l’unica squadra imbattuta in questa Serie B, il trend in trasferta dei rosanero vale l’aggancio alla vetta solo grazie ai passi falsi delle concorrenti in attesa del posticipo del Frosinone. L’Ascoli dell’ex Maresca punge in avvio, poi il Palermo paga l’assenza dello squalificato Nestorovski e si accontenta di un altro punto esterno al Del Duca contro l'ex Maresca. Altra nota positiva per i marchigiani dopo il successo vitale a Cesena, squillo che aveva interrotto tre sconfitte consecutive, risultati in coppia che alimentano il bottino dell'Ascoli ora a quota 7 in graduatoria. Impianto bianconero che si conferma uno scoglio per il Palermo, qui vittorioso solo 3 volte nei 15 precedenti disputati.

AVELLINO-EMPOLI 3-2

11' Donnarumma (E), 47' Zajc (E), 53' Kresic (A), 62' rig. Castaldo (A), 59' D'Angelo (A)

Incredibile disfatta al Partenio rimediata dall’Empoli, avanti 2-0 e rimontato nella ripresa dagli uomini di Novellino ora al comando della classifica in buona compagnia. Primo stop esterno per Vivarini, risultato impronosticabile dopo i primi 50' di gioco all'insegna del controllo del match. D'altronde era in programma la sfida del gol tra avversarie dall'ottimo impatto realizzativo, rispettivamente 15 e 14 reti all'attivo in questo campionato grazie agli scatenati Ardemagni e Caputo. Due bomber in categoria tuttavia a secco nello scontro diretto, gara indirizzata dalla perla di Donnarumma e dallo sloveno Zajc. Una doppia illusione per gli azzurri agguantati da Kresic e Castaldo su rigore fino all'esaltante 3-2 di capitan D'Angelo. L'Avellino si conferma insuperabile in casa con 10 punti conquistati, bottino che propizia l'aggancio alla vetta a quota 13 punti dove stazionano le corazzate del torneo. Vivarini incassa invece il sorpasso in classifica e un altro ko dopo lo sgambetto del Cittadella al Castellani.

CARPI-PESCARA 0-1

37' Capone

Quattro pareggi possono bastare per Zeman, tornato al successo al Cabassi e ora a -3 dalla vetta. Non decide il capocannoniere Pettinari ma il 18enne Capone, gioiellino in prestito dall’Atalanta e protagonista del gol vittoria che spezza la 'pareggite' degli abruzzesi. La notizia è la difesa blindata dal Pescara dell'allenatore boemo per la seconda gara di fila, caso più unico che raro per la formazione con il maggior numero di segnature in stagione (27, 15 segnate e 12 subìte). Prosegue invece il digiuno da tre punti per Calabro, ora lontano 4 partite dall’ultima gioia: contrariamente agli abruzzesi il problema resta quello del gol, d'altronde solo la coppia Mbakogu-Malcore ha inaugurato il tabellino marcatori del Carpi in questa stagione.

CITTADELLA-VIRTUS ENTELLA 0-1

46' rig. Troiano

Colpo dell’Entella al Tombolato, impianto in precedenza inviolato del Cittadella dove aveva conquistato 7 punti in tre uscite. Nella sfida tra città più piccole del campionato (20.155 gli abitanti veneti e 27.469 quelli liguri) la spuntano i ragazzi di Castorina, aggrappati a capitan Troiano a segno su rigore per la terza volta in campionato. Prima gioia lontano da Chiavari per l’Entella, successo che porta a 9 i punti stagionali per una classifica che recita serenità. Battuta d'arresto che frena piuttosto la scalata del 'Citta', reduce da due vittorie di fila eppure sorpreso a domicilio davanti ai proprio tifosi. Stop inatteso per la squadra di Venturato contro l'Entella vulnerabile in trasferta eppure reduce da 4 risultati utili di fila.

SPEZIA-BARI 1-0

84' Lopez

Va allo Spezia di Gallo il confronto tra squadre di tradizione al Picco, impianto dove il Bari non festeggia dal 2007 e allunga il digiuno del gol a 461’ complessivi. Proprio una rete risulta determinante nel finale e porta la firma di Walter Lopez, laterale ex Benevento che costa un ko beffardo a Fabio Grosso. Se i liguri faticano con 4 gol all’attivo in campionato, peggior reparto offensivo al pari del Novara che vanta però una gara in meno, lo scarso bottino realizzativo dello Spezia vale tuttavia una classifica da 10 punti, uno in più dei pugliesi al terzo stop in altrettante partite lontano dal San Nicola. Non può che essere un tabù quello in trasferta del Bari, difficoltà da riscattare per risalire le gerarchie del campionato.

TERNANA-VENEZIA 2-3

2' Zigoni (V), 57' aut. Plizzari (V), 84' Montalto (T), 85' Varone (T), 92' Domizzi (V)

Non basta un finale d’orgoglio alla Ternana di Pochesci, abile a ribaltare un doppio svantaggio in un giro di lancette, scatto però vanificato da Domizzi in pieno recupero. Archiviata la prima sconfitta in campionato, Inzaghi rincuora la voce dei gol segnati e coglie un’altra vittoria in trasferta dopo Bari, fattori positivi a differenza della sterilità maturata nell'impianto amico del Penzo. Il rientrante Zigoni (2° gol personale) e lo sfortunato Plizzari (autogol su conclusione ravvicinata di Moreo) siglano le reti che sembrano propiziare un comodo 2-0 dei veneti, agguantati in 60’’ dall’uno-due a firma di Montalto e Varone. L’esperto Domizzi, 37 anni e letale da palla inattiva, coglie al 92’ il gol da tre punti che costa agli umbri il penultimo posto della classe. Smalto perduto per la Ternana dopo il buon avvio di stagione, campanello d'allarme da spegnere già martedì al Liberati nel recupero contro il Brescia.

PRO VERCELLI-CESENA 5-2

7' Dalmonte (C), 16' Bergamelli (P), 22' Jallow (C), 59' Rovini (P), 64' Raicevic (P), 68' Firenze (P), 75' rig. Vives (P)

Nell’appuntamento più delicato non sbaglia la Pro Vercelli di Grassadonia, squadra che festeggia la prima gioia in campionato nello scontro diretto con il Cesena. Sfida da brividi al Piola tra ultima e penultima del torneo, esito che verosimilmente costerà la panchina al già pericolante Camplone. E pensare che i romagnoli avevano chiuso in vantaggio il primo tempo, 2-1 parziale dettato dalle reti di Dalmonte e Jallow intervallate da Bergamelli. Nella ripresa si scatenano i padroni di casa con Rovini e Raicevic, Firenze (3° gol in stagione) e il rigore di Vives per un rotondo 5-2 che alimenta la classifica piemontese. Punti e reti per gli uomini di Grassadonia, in precedenza a segno solo 3 volte in 6 uscite stagionali prima della scorpacciata davanti al pubblico di casa. Festa del gol alla quale non partecipa un mostro sacro come Cacia a caccia del record di centri in categoria (133 sigilli contro i 135 di Schwoch). Intanto il Cesena precipita all’ultimo posto e va incontro a nuovi scenari per uscire dalla crisi.