Butti: "Empoli grande società, ho fatto la scelta giusta"

Serie B
Andrea Butti, direttore generale dell'Empoli (fonte sito Empoli)
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Parla il dg dell'Empoli: "Questa è una grande società del calcio italiano, lo dimostrano i risultati. Abbiamo fatto un grande lavoro, poi parlerà il campo. Mourinho è fantastico, ma anche Vivarini è competente e preparato"

L'Empoli è ripartito quest'anno dalla Serie B, dopo la scottante retrocessione della scorsa stagione. Nuovo allenatore e anche nuova figura nel ruolo di direttore generale. Gli azzurri hanno puntato su Andrea Butti, ex dirigente dell'Inter. "Empoli non sarà paragonabile a Milano, ma questa società è una grande del calcio italiano – ha dichiarato lo stesso Butti a La Nazione - Lo dimostrano i risultati, i giocatori e gli allenatori che sono passati di qui. Sono felice della scelta e ringrazio il presidente Corsi. Come sempre parlerà il campo, ma qualitativamente e quantitativamente abbiamo fatto tanta roba, Pietro Accardi è stato eccezionale. Per me il Presidente Corsi è fonte di insegnamento ed è piacevole lavorare con lui. Quello passato all’Inter è stato un periodo meraviglioso e fortunato della storia nerazzurra, ho conosciuto tante persone e sono cresciuto sotto tutti i punti di vista".

"Mou fantastico, Vivarini competente e preparato"

Poi Butti parla di Mourinho e Vivarini: "Mourinho è in assoluto un allenatore fantastico, tanti dicono che sia un grande comunicatore, in realtà è un allenatore e tra le doti che un tecnico deve avere c’è anche questa. Non possiamo dare una percentuale alla crescita della squadra, il gruppo è completamente nuovo, ha bisogno di sbagliare e di imparare dagli errori. Non siamo nè in ritardo e nè in anticipo. La classifica ci dice che siamo in corsa, ma ce lo dice anche il lavoro quotidiano. Vivarini è un allenatore competente e preparato, provato da esperienze negative ma con tanta voglia di trasmettere qualcosa ai ragazzi. L’Empoli andava ricostruito, ora dobbiamo continuare a lavorare e a migliorare, poi vedremo quello che sarà l’obbiettivo. Cosa penso di me stesso? Che sono permaloso, presuntoso e arrogante, tuttavia non tollero mancanza di professionalità e ipocrisia. Questi sono difetti che non penso di avere".