Parma, Nardi dopo l'esordio: "È stato emozionante"

Serie B
Michele Nardi, portiere del Parma

A 31 anni l'esordio in B contro il Carpi. Nardi: "Peccato non è essere riusciti ad aggiustare il risultato, ma è stata per me una giornata emozionante. Qui grande gruppo, cosa fondamentale per fare un'ottimo campionato"

L’esordio in campionato non è combaciato con una vittoria, ma Michele Nardi non può che dirsi soddisfatto. Il portiere gialloblu è riuscito, a 31 anni, a giocare la sua prima gara in Serie B, tenendo, nella mezz’ora abbondante successiva all’infortunio di Frattali, inviolata la rete nel match con il Carpi. Nonostante il KO, però, è stato autore di una buona partita e, a pochi giorni di distanza da una giornata per lui storica, così ha commentato le sue emozioni: “L’esordio di sabato è stata una bella emozione, fortunatamente non ho avuto nemmeno il tempo di doverci pensare: entrare a freddo in un esordio ha quindi i suoi lati positivi come quello appunto di non farmi troppe preoccupazioni. Sono entrato ma purtroppo non siamo riusciti ad aggiustare il risultato, peccato”. Nardi in campo dopo il forfait di Frattali: “Dal punto di vista mentale la cosa principale per un portiere è farsi trovare pronto, ci alleniamo assieme ormai da qualche mese dunque chiunque debba giocare, che sia un portiere o un giocatore in qualsiasi altro ruolo, in questo gruppo si è fatto trovare pronto e si farà trovare pronto perchè siamo veramente uniti e questo è fondamentale per poter fare un bel campionato”.

"Parma realtà nuova per me"

E per Nardi è pronta anche una nuova maglia da titolare, che dovrebbe vestire sabato nell’importante match del Tardini contro la Pro Vercelli: “Per me Parma è una realtà completamente nuova rispetto a quella a cui ero abituato - ha continuato il portiere gialloblu in conferenza - ho fatto tanti anni di Lega Pro e arrivare in una piazza così importante in Serie B è solo di stimolo per me. Parma è una società che punta in alto, non solo in questa categoria quindi non può altro che essere positivo”. Una battuta, poi, anche sulla vita da secondo portiere: “Non è necessariamente così difficile, in un gruppo dove si convive bene e il rapporto è sano. Il ruolo del portiere è sempre particolare, quello del secondo ancora di più: bisogna farsi trovare pronti, siamo allenati per questo, ho 31 anni e le mie esperienze, quindi per me è già importante essere qui e ovviamente devo farmi trovare pronto in caso ci fosse ancora necessità da qui alla fine del campionato”, ha concluso.