Palermo, Tedino: "Momento difficile, le responsabilità sono tutte mie. Ora bisogna solo lavorare"

Serie B

Le parole dell’allenatore rosanero dopo il ko interno contro il Foggia: "Sconfitta che pesa parecchio, ci manca tranquillità. Le colpe sono mie, per uscire da questo momento bisogna solo lavorare"

PALERMO-FOGGIA 1-2, AI ROSANERO NON BASTA NESTOROVSKI

Il Palermo sembrava poter ritrovare il sorriso, ma a fare festa al Renzo Barbera nel monday night della 25^ giornata di Serie B è stato il Foggia. In vantaggio al 65’ con Nestorovski, dopo essere rimasti in dieci per l’espulsione di Coronado i rosanero si sono prima fatti agguantare da Duhamel, poi sono stati superati dalla rete di Kragl a pochi minuti dal termine del match. Seconda sconfitta consecutiva dopo quella pesantissima contro l’Empoli, alla squadra di Tedino non è dunque riuscito l’aggancio alla vetta della classifica. E’ scuro in volto l’allenatore del Palermo, intervenuto a fine gara i microfoni di Sky Sport. "In questo momento, a caldo, è una sconfitta che pesa parecchio - ha detto Tedino -, perché avevamo messo bene in piedi la gara. Abbiamo subìto tre minuti il loro gioco nel secondo tempo perché abbiamo lasciato la testa negli spogliatoi, è un limite che ci portiamo dietro e questi limiti li devo aggiustare io. Ho visto un buon Palermo per circa 60/70 minuti, quello che piace a me, però non è bastato. L'espulsione è stata una grandissima ingenuità che non mi aspetto mai da un giocatore come Coronado, ha spostato parecchio gli equilibri. Se non muoviamo bene la palla gli spazi vengono chiusi e gli attaccanti non possono inventarsi le cose da soli, c'è tanto da migliorare se vogliamo essere competitivi come lo siamo stati fino a poco tempo fa".

Responsabilità mie, ora bisogna solo lavorare

In chiusura Tedino si è assunto tutte le responsabilità del momento negativo della sua squadra: "Moreo è un giocatore abituato ad attaccare gli spazi, ma il Foggia è stato bravo a limitarci in profondità. Ad Avellino abbiamo giocato 70' in dieci vincendo 3 a 1, quindi non dobbiamo cercare scuse. Stiamo giocando meno bene del solito e lo dobbiamo dire - ha concluso l'allenatore del Palermo -, io sono il principale responsabile e mi assumo tutte le mie responsabilità. Io conosco un solo modo per ripartire, il lavoro. Ora dobbiamo solo pensare a lavorare. Non è un discorso di singoli, quando una squadra abbassa la testa alla prima difficoltà c'è da pensare. Ci manca tranquillità? La tranquillità la danno i risultati, che ora ci dicono male. Non era facile dopo la batosta di Empoli, avevamo iniziato bene ma non siamo stati bravi ad andare avanti".