Avellino, D’Angelo: "La mia assenza all'Arechi? Ho avuto problemi personali"

Serie B
Il capitano dell'Avellino D'Angelo, foto Lapresse
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Il capitano dell’Avellino ha messo a tacere le critiche arrivategli a causa della sua assenza al derby tra Salernitana e Avellino, il giocatore biancoverde ha postato sui social le sue motivazioni

La sua assenza allo stadio Arechi durante il derby tra Salernitana e Avellino aveva sollevato un polverone, spingendo i tifosi ad indignarsi per la mancanza del capitano in una partita del genere. Nonostante la squalifica, tutti si sarebbero aspettati di vedere capitan Angelo D’Angelo vicino ai propri compagni e, la sua assenza, ha fatto storcere il naso. Il giocatore più rappresentativo dei biancoverdi però ha voluto mettere le cose in chiaro, spiegando tramite il proprio profilo Facebook i motivi della sua assenza: "Scrivo perché in qualità di CAPITANO della squadra mi preme chiarire che la mia assenza sugli spalti a Salerno è stata causata dal grave stato di salute di mio papà nella giornata della gara. Questo grave evento mi ha tenuto lontano non solo dalla visione della partita ma anche dall'allenamento successivo alla stessa. Non amo parlare delle mie cose personali, come credo tutti sanno, ma poiché ho letto e sentito cose assurde sulle motivazioni che mi avrebbero spinto a non essere presente al derby mi fa piacere precisare questo sia per la stampa che per i nostri tifosi. Chiedo anche io SCUSA, come già ribadito dalla Società, per la pessima prestazione di Salerno e mi rivolgo ancora una volta ai nostri tifosi ai quali chiedo, come da sempre fanno, il loro supporto in un momento importantissimo per la nostra stagione. Tutti sanno quanto sono legato alla mia squadra ed alla città di Avellino e spero con questo post di aver chiarito una volta per tutte quello che è accaduto. Adesso pensiamo solo alla stagione ed alla prossima partita tutti UNITI come sempre. Il vostro CAPITANO Angelo D'Angelo".

Il match con il Pescara

Notte fonda per il Pescara affidato ad Epifani dopo l’esonero di Zeman: due sconfitte in pochi giorni all’Adriatico contro Parma e Carpi testimoniano il momento critico degli abruzzesi, squadra che mantiene tre lunghezze di vantaggio sui playout. Solo 3 i gol segnati nel girone di ritorno, sterilità realizzativa che precede la trasferta al Partenio. Missione sorpasso per l’Avellino in ritardo di 2 punti dagli avversari eppure privo delle frecce Asencio e Molina, entrambi fermati dal giudice sportivo. Novellino aggrappato al fattore casalingo che ha prodotto 24 dei 34 punti complessivi, spinta del pubblico mai così necessaria in stagione.