Avellino-Perugia, Breda: "Non siamo stati noi stessi, adesso però niente panico"

Serie B
L'allenatore del Perugia Breda, foto Lapresse

L'allenatore del Perugia ha analizzato la sconfitta subita dal Perugia nel match con l'Avellino, sottolineando di essere rimasto deluso dall'atteggiamento mostrato dai suoi calciatori

Una sconfitta che fa male, un ko meritato che interrompe una striscia di nove risultati utili consecutivi. Il Perugia esce dal Partenio con un pugno di mosche in mano, la doppietta di Castaldo spegne le speranze di Cerri e compagni di agguantare il Parma al quarto posto, rimasto adesso a tre punti di distanza. Una doccia gelata per gli umbri, colpiti sia nel primo che nel secondo tempo da un avversario che ha meritato la vittoria per voglia e cattiveria. Nessun tiro in porta per il Perugia, una statistica che dice molto sull’andamento del match, gestito dall’inizio alla fine da un Avellino decisamente più in palla degli uomini di Breda, apparso molto deluso nel post gara. "Noi sapevamo che l’Avellino avrebbe fatto questo tipo di partita, abbiamo però perso spesso i duelli e abbiamo concesso situazioni che di solito non concediamo. Anche in fase difensiva, mai come stavolta siamo stati un po’ passivi. Peccato, era una buona opportunità ma abbiamo fatto poco. L’Avellino non merita quella classifica, noi dal canto nostro dobbiamo essere bravi a trasformare questa sconfitta in un qualcosa che ci faccia crescere".

"Testa al Venezia"

Breda prosegue poi nella sua analisi: "Abbiamo perso anche le giocate, ormai però è andata. Dovevamo far tanto tanto meglio perché la nostra idea era quella di controbattere la loro irruenza, ma non abbiamo avuto proprio pericolosità. Nel secondo tempo il raddoppio ci ha spento l’entusiasmo, sull’1-0 la partita poteva rimanere aperta ma non è stato così. Dobbiamo solo pensare alla prossima adesso. Dobbiamo tornare ad utilizzare tutte le nostre armi. Abbiamo commesso tanti di quelli errori che di solito non facciamo. Non abbiamo sottovalutato l’Avellino, non siamo riusciti a fare ciò che sappiamo fare. Certe cose che ormai son nostre non sono scontate. Per esempio la fase difensiva, non è scontata. Ogni partita bisogna farla, il campionato di B è difficile e lo sarà sempre. Dobbiamo adesso ricordare questa gara e farne tesoro per il futuro. La squadra di Foscarini ha qualità e fisicità, dopo il Palermo secondo me è la squadra più fisica. Oggi non siamo riusciti a contrastarli ed è andata così. Adesso non dobbiamo andare in panico, ripartiremo già dalla gara con il Venezia".