Empoli, Andreazzoli: "Prima che mi chiamassero stavo bene, ma ora sto meglio"

Serie B
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L'allenatore azzurro: "La chiamata dell'Empoli mi diede fastidio, mi tolse la mia tranquillità. Prima ero contento, ma ora sto meglio. Qui anche in Serie A? Bisogna chiedere alla società"

Alla fine è riuscito a portare l'Empoli in Serie A, stravincendo il campionato di Serie B e staccando in classifica la concorrenza. Aurelio Andreazzoli è stato protagonista di una cavalcata trionfale, ancora imbattuto da quando ha sostituito Vincenzo Vivarini sulla panchina azzurra: per lui 14 vittorie e 5 pareggi in 19 partite. E ora l'attesa per la Serie A, con un finale di stagione ancora da onorare. Andreazzoli, però, è pronto per i primi bilanci: "La chiamata dell'Empoli all'inizio mi ha dato un po' fastidio, mi toglieva dal tempo e dalla tranquillità – ha dichiarato l'allenatore a La Gazzetta dello Sport – Per incontrare i dirigenti ho dovuto tradire il mio gruppo di pedalate. Stavo bene, ma ora sto meglio. Esordio in Serie B alla mia età? Ho allenato in Serie A, ma sono partito dalla Seconda Categoria. Mi manca solo la Terza e lo ha fatte tutte. Sono sempre stato nel calcio con rispetto e attenzione. Non mi lamento di quello che è stato, ho sempre preferito restare nell’ombra. Il mio non è un mestiere semplice: ho consigliato al nostro ds Accardi, che è giovane e ha una carriera davanti, di essere sempre molto esigente nella scelta degli allenatori".

"Qui anche in Serie A? Chiedete alla società"

Sul futuro: "Se resto anche in Serie A? Dovete chiederlo allo stesso Accardi – prosegue - Il calcio di Guardiola, Luis Enrique e Sarri rende felici i giocatori che lo interpretano e per me la direzione da prendere è questa. La tendenza è quella di far esprimere in maniera gioiosa i giocatori, abbinando il tutto alla tattica. Uno cerca di prendere il meglio dalle varie esperienze, ciò che è importante è maturare le proprie convinzioni. Ho in testa un modo di essere e un modo di fare calcio tutto mio, frutto di errori miei e di altri che ho potuto osservare".